Cosentino candidato per il pdl alle regionali: il dibattito è aperto
Si infiamma la discussione in seno al Pdl sull'opportunità della candidatura di Nicola Cosentino per le prossime elezioni regionali. Se da un lato si inizia a definirla inopportuna, dall'altro c'è chi non demorde e chiedendo alla Procura di fare chiarezza lo definisce: "Il candidato giusto, specchiato, incensurato, legittimato"
Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl ha dichiarato: "Dobbiamo riflettere se andare avanti o meno su questa candidatura" e Fabio Granata, vicepresidente della Commissione Antimafia l'ha bollata come: "Una candidatura inopportuna"
Il vicepresidente vicario dei senatori del PdL, Gaetano Quagliariello, sollecita invece la Procura della Repubblica di Napoli a mettere uno stop alle voci "perché ha il dovere di parlare e di dire come stanno le cose".
Per il senatore il PdL non può rinnegare il suo garantismo "e non può accettare che le sue scelte siano determinate o anche solo condizionate da chiacchiericci, indiscrezioni, insinuazioni o articoli di stampa. A fronte di questa situazione, in primo luogo per rispetto nei confronti delle persone che non dovrebbe mai venire meno, e nella fattispecie per rispetto nei confronti di Nicola Cosentino, la Procura della Repubblica di Napoli non può continuare a trincerarsi dietro il 'non confermo e non smentisco nulla'".
Ancora più diretto è Giancarlo Lehner, deputato del Pdl, che invita il partito a non fare come "quel grullo che, per fare un dispetto alla moglie, si taglia gli attributi", confermi la candidatura di Nicola Cosentino a governatore della Campania dunque.
Perchè egli è: "il candidato giusto, specchiato, incensurato, legittimato dalla stragrande maggioranza degli eletti Pdl in Campania". "A meno che - aggiunge il deputato del Pdl - non si intenda continuare con la sinistra al governo e un centrodestra consociato con tanto di inginocchiamenti per beccare le briciole cadute dalla tovaglia dei vari Bassolino-Jervolino".