"Ancora una volta Luigi De Magistris si rivela inconsistente: su una vicenda serissima come i rifiuti parla solo per fare demagogia a suon di slogan, senza un minimo di preparazione e di dato analitico. Sul tema dei rifiuti e del ciclo della raccolta svela la sua superficialità, che ritroviamo anche nel programma ufficiale che ha presentato il 15 aprile scorso. Ha liquidato la questione rifiuti in quattro righe, facendo sparire anche il tanto strombazzato "No all’Inceneritore". Lo ha dichiarato Mario Morcone, candidato sindaco di Napoli del centrosinistra.

"Il mio approccio con questa vicenda è quello che metto sempre nell’affrontare i problemi: prima di tutto capire, raccogliendo dati e informazioni. Dopo un sopralluogo ai depositi Asìa la settimana scorsa, l’incontro con l'Assessore comunale Giacomelli e il presidente dell'Asìa Cicatiello, oggi ho incontrato anche Fortini. Sto facendo appelli continui alla Regione e alla Provincia per stanare la strategia della destra di creare un caso Napoli ad hoc per le elezioni. Invece di perdere tempo ad attaccare il candidato del centrosinistra, alleato con Italia Dei Valori in molte Municipalità, faccia una sforzo di coerenza con le battaglie che in Parlamento il centrosinistra unito ha fatto sui rifiuti".

Quanto all'ennesimo aumento della Tarsu: "È vergognoso. Un altro scandaloso bluff su un tema così importante per la salute pubblica e per la vivibilità, che sta causando anche gravissimi danni di immagine alla città. Le chiacchiere e le promesse del Governo e della Regione si rivelano per quello che sono, pura propaganda elettorale a cui non è seguito nessun atto concreto. L'Assessore della Regione Campania Giovanni Romano irresponsabilmente ha atteso che la vicenda diventasse drammatica prima di indicare la priorità ai camion provenienti da Napoli. Intanto continua a non fornire informazioni trasparenti sul flusso dei rifiuti e svela che in realtà è la Provincia ad aver provocato il rallentamento del ciclo poichè non vuole prendere le necessarie decisioni sulle discariche, per calcolo elettorale, fregandosene dello stato in cui versa la città e dei disagi ormai insostenibili dei napoletani".