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Elezioni comunali 2011

Lettieri: "Nessun voti De Simone o sarò un sindaco dimissionario"

Appello dal palco del Teatro Mediterraneo. Su de Magistris: "Non spendo parole per il più scorretto dei miei avversari, quella specie di Azzeccagarbugli che si atteggia a grande moralizzatore"

All'incontro del candidato sindaco del centrodestra Gianni Lettieri con gli aspiranti consiglieri comunali mon ci sono né Achille De Simone, capolista dell'Ad di Pionati, né Marco Nonno, consigliere uscente ricandidato tra le fila del Pdl. Ma su di loro si sono accesi i riflettori dopo la presentazione delle liste: De Simone è sotto processo per violenza privata, Nonno per devastazione per la 'rivolta', che risale al 2008, degli abitanti del quartiere Pianura contro l'eventualità di riaprire la discarica dei Pisani.

Sul palco del Teatro Mediterraneo l'ex numero uno degli industriali di Napoli sale da solo: "In sala ci sono i nostri candidati e qualche amico. Soprattutto sono contento di vedere tanti giovani". Quegli stessi giovani che, al termine del suo discorso, chiama sul palco, perché "Napoli è da loro che deve ripartire, sono la speranza della città".

Dal palco invita a non votare per De Simone. "Non si può imporre niente, c'é una legge impossibile per cui presentate le liste, quelli sono i candidati". Nessuna 'cacciata' quindi di candidati dalle liste. "L'unico appello che posso fare, anche a Pionati, è di non farlo votare". In sala tra i candidati c'é Cané, ex giocatore del Napoli, e il procuratore di Fabio Cannavaro, Enrico Fedele. "Sono amico personale di Gianni - precisa Fedele - Un legame rinsaldato anche dall'intesa tra lui e Fabio". Lettieri premette di non "riuscire a polemizzare, parlando di politica", ma di preferire, piuttosto, di "parlare di cose concrete". "Non spendo parole per il più scorretto dei miei avversari, quella specie di Azzeccagarbugli che si atteggia a grande moralizzatore (Luigi de Magistris, candidato a sindaco di Idv e Fed, ndr) - afferma - Saranno i napoletani, nella loro saggezza, a rispedirlo nel suo rifugio di Bruxelles".

A Mario Morcone, candidato di Pd, Sel, Verdi e Socialisti, dice, invece: "Lei non sta dando un esempio di coerenza, serietà, moralità politica perché nonostante lui e il grande moralizzatore si riempiano di insulti ogni giorno, hanno stretto un accordo per presentarsi insieme nelle Municipalità". Una coalizione 'forte e solida', quella che invece sostiene la sua candidatura. "Non sono un politico né un uomo di partito. Ma voglio essere chiaro: senza il Pdl non andremmo da nessuna parte e il contributo degli altri partiti e delle liste è indispensabile". (Ansa)

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