Renzi chiude la campagna elettorale della Valente: "Napoli ha un futuro pazzesco"
Il Premier, nelle vesti di segretario nazionale del Pd, sbarca in città per sostenere la candidata sindaco nel corso dell'evento di chiusura della campagna elettorale per le Comunali: "Andremo al ballottaggio con de Magistris e vinceremo noi"
Valeria Valente ha chiuso questa mattina la sua campagna elettorale presso il Palacongressi della Mostra d'Oltremare di Napoli. Presente anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, nelle vesti di segretario nazionale del Partito Democratico, oltre al Governatore della Campania Vincenzo De Luca. In sala anche Antonio Bassolino, ringraziato pubblicamente sia dalla Valente che da Renzi.
A salire per prima sul palco è stata proprio la candidata sindaco, in attesa dell'arrivo del Premier che ha fatto il suo ingresso in platea tra gli applausi alle 11,55. Il discorso della Valente si è aperto con un affondo ai suoi avversari nella corsa a Palazzo San Giacomo: "Credo di aver vinto in questa campagna elettorale, perchè non mi sono mai messa sul piano dei toni alti usati da de Magistris ed in particolare da Lettieri. Loro sono speculari l'uno con l'altro. A de Magistris farebbe comodo avere Lettieri al ballottaggio. Il sindaco uscente parla spesso di Davide contro Golia, della sua lotta contro i giganti come Renzi. Ma se avesse governato bene in questi 5 anni, oggi sarebbe lui il gigante".
"Io vado fiera ed orgogliosa di essere una donna di sinistra. Il nostro impegno - ha proseguito la parlamentare napoletana - deve essere quello di restituire dignità a chi è rimasto più indietro, vedi le periferie. Dobbiamo lavorare sul terreno della vivibilità. I ragazzi napoletani non dovranno più essere costretti ad emigrare per trovare lavoro. In questi giorni girando per la città ho visto una Napoli che ha voglia di cambiare. La mia campagna è stata difficile come lo fu per Vincenzo De Luca lo scorso anno. Lui ha vinto e alla fine sono convinta che vinceremo anche noi".
Dopo la candidata sindaco a salire sul palco è stato il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, seduto in prima fila accanto a Renzi: "Valeria deve affrontare una battaglia complicata. Io sono qui per portare alcune testimonianze - ha spiegato l'ex sindaco di Salerno - . Nelle ultime settimane in Regione abbiamo fatto più che in un'intera consiliatura, dimostrando che le parole le manteniamo. Noi ci presentiamo con il volto della concretezza. In Campania sta cambiando tutto. Faremo una rivoluzione. Dobbiamo rendere concreti i sogni. Immaginate cosa sarà Bagnoli fra qualche anno. Proprio quell'area, insieme al Centro Storico, Napoli Est ed il Porto, rappresenta la nostra grande sfida per la città".
A chiudere la scaletta degli interventi, è stato Matteo Renzi con il suo discorso finale: "Queste elezioni non sono importanti per il Governo, come qualcuno dice, ma per le città. I problemi dei cittadini restano sul piatto e sono concreti. Il primo tra questi è il lavoro. A Napoli c'è chi parla di fare la rivoluzione, ma i cittadini più che la rivoluzione vogliono un Comune che sia efficiente. Napoli, a mio modo di vedere, ha un futuro pazzesco. Ha una concretezza di opportunità davanti a sè. Pensate come sarebbe se non ci fosse un sindaco che per fare il simpatico insulta dalla mattina alla sera il Presidente del Consiglio. La bellezza di questa città toglie il fiato, è impressionante. Bisogna fare una grandissima battaglia contro la criminalità organizzata. Vanno bene dibattiti, convegni, editoriali, anche un film. Tutto serve e siamo grati a chi combatte e denuncia. Non li lasceremo soli. Ma il peso della criminalità, poi, lo riduci se porti via le ecoballe".
Il Premier, dopo aver citato Benedetto Croce, ha toccato anche il tema Bagnoli: "L'impegno su Bagnoli non lo abbiamo preso per commissariare Napoli, ma perchè eravamo stanchi e stufi del fatto che quella perla fosse in quelle condizioni. Noi continuiamo a lasciare la porta aperta al Comune, anche per i prossimi quindici giorni. Ora le cose stanno finalmente cambiando. Io non prometto miracoli, ma impegni concreti. Napoli oggi è ad un bivio, diciamolo chiaramente: si andrà al ballottaggio tra de Magistris e la Valente. I cittadini potranno scegliere su chi ha governato in questi cinque anni e chi propone la sua idea di cambiamento per la città. Al ballottaggio tutto si azzererà e vinceremo noi. E' finito il tempo delle chiacchiere e dei proclami. L'Europa tornerà a credere in questa città. Basta con la cultura della rassegnazione".
