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Elezioni comunali 2016

Primarie Pd, l'intervista a Bassolino: "La mia è una candidatura per Napoli"

L'ex Sindaco di Napoli ha rilasciato un'intervista a NapoliToday nella quale svela il suo programma per far "rinascere" la città

Ancora pochi giorni e la coalizione di centrosinistra, attraverso le Primarie in programma domenica 6 marzo, sceglierà il suo candidato sindaco per le prossime Elezioni Comunali di Napoli.

Quattro i nomi in lizza: Valeria Valente, Antonio Marfella, Marco Sarracino ed Antonio Bassolino, Sindaco di Napoli dal 1993 al 2000 e Presidente della Regione Campania dal 2000 al 2010. Di Primarie, di Elezioni Comunali e del momento della città, NapoliToday ne ha parlato proprio con l’ex Governatore:

Presidente Bassolino, innanzitutto come è maturata la decisione di candidarsi alle Primarie? E' una scelta degli ultimi mesi o si tratta di un qualcosa a cui pensava già da un po'?
"La mia è una candidatura per Napoli. E’ stata una scelta maturata dopo una lunga riflessione e dopo che, fin da questa estate, sulla stampa cittadina in tanti hanno chiesto che mi candidassi. Io ho aspettato guardando alle decisioni del PD. Tuttavia passavano i mesi e nulla accadeva. Era tutto fermo. Io sono stato tra quelli, pochi, che ha chiesto le primarie per aiutare il PD, messo male, a risalire. Il 21 novembre scorso sono state indette le Primarie. È stato allora che ho preso il mio iPad e nel modo più semplice, su Facebook, ho scritto: mi candido. Da lì ho iniziato, casa dopo casa, un dialogo con la città".

Nel 1993 la sua prima volta da Sindaco di Napoli. Come e quanto crede sia cambiata la città e la politica in questi 23 anni?
"Nel ’93 la città era a terra, piegata dal ciclone di Tangentopoli. Il Comune era in dissesto. Noi dovemmo ricostruire tutto, un passo alla volta, dal punto di vista civile, culturale, sociale e amministrativo. Oggi Napoli è debole perché è chiusa in sé stessa. È una città divisa ed isolata. Questa è la responsabilità più grande di de Magistris. Il primo compito del nuovo Sindaco a giugno sarà ricostruire una giusta collaborazione istituzionale con Roma, per affrontare i tanti problemi e le tante emergenze che abbiamo in questo momento".

Il Partito Democratico e la coalizione di centrosinistra sono reduci da una brutta battuta d’arresto alle Comunali di Napoli del 2011. Quali sono, a suo parere, gli errori commessi 5 anni fa, da non ripetere in occasione di questa tornata elettorale?
"Io mi sono candidato per Napoli e quindi anche per evitare che si ripeta lo scenario del 2011 e venga fatto un altro regalo a de Magistris".

Cosa pensa di queste Primarie. Che competizione si aspetta?
"Mi aspetto Primarie libere e aperte a tutti i cittadini, non solo agli iscritti di partito. Tutti i residenti a Napoli possono votare. Per farlo, domenica prossima, basta recarsi ai seggi con il certificato elettorale e un documento di identità. Mi auguro che ci sia una larga partecipazione. Più gente viene a votare, migliori saranno le Primarie".

Quali sono le sue idee per la città. Di cosa ha bisogno Napoli?
"Napoli ha bisogno di tutto, ma in primis di più collaborazione istituzionale. E’ una città che va unita, riannodata, non scassata. Perché scassare a Napoli è facile, ricostruire è difficile. La città ha bisogno in primo luogo di un Sindaco e di un’amministrazione che dialoghino con le altre istituzioni. Così possiamo affrontare i principali problemi, a partire dal decoro urbano: marciapiedi, illuminazione pubblica, buche stradali. E poi il trasporto pubblico. C’è bisogno di autobus, tram e treni della metropolitana che passino ad orari frequenti e regolari. Oggi abbiamo mezzi pubblici scassati e un servizio scadente. Servono, poi, parchi e spazi pubblici per l’infanzia, scuole aperte anche di pomeriggio e luoghi d’aggregazione per giovani e anziani. Occorrono più mezzi e risorse per le forze dell’ordine. C’è bisogno anche dei militari nella vigilanza di importanti strutture pubbliche, per impegnare più agenti di polizia e carabinieri nelle indagini e nelle operazioni contro la criminalità. È intervenendo in tutti i campi, attraverso un impegno di tutte le istituzioni e dello Stato, che rendiamo la nostra città più sicura e vivibile per i napoletani e per i turisti che vengono a visitarla".

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