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Maresca: "Assenza leader? Il nostro resta progetto civico"

Il pm si dice non rammaricato per la mancata presenza a Napoli di Salvini e Meloni. Poi, attacca il centrosinistra: "Promessi 5 miliardi per salvare la città, ma finora non abbiamo visto un euro: è propaganda"

Ha scelto una chiusura itinerante Catello Maresca. Un tour per toccare il maggior numero di quartieri possibile per il rush finale di una lunga campagna elettorale. La Torretta, Santa Lucia, San Giovanni, Secondigliano, Scampia e, poi, il saluto all'Arenile di Bagnoli. Ma risalta all'occhio l'assenza, per tutto il mese di settembre, dei leader nazionali. Salvini e Meloni hanno scelto di mostrarsi in pubblico con i candidati di altre città. Ma a chi avanza l'ipotesi che ciò sia il segno di rapporti incrinati, il pm risponde così: "Credo, invece, sia un segno di rispetto per il nostro porgetto che era, è e resta civico. Antonio Tajani ha trovato il tempo di venirci a trovare e stasera lo saluteremo". 

Stringe mani, entra nei negozi di corso Secondigliano. Una scelta che rivendica: "Abbiamo inziato in questo modo ed era giusto finire tra la gente questo entusiasmante percorso". Trova il tempo di un ennesimo attacco al centro-sinistra: "Avevano promesso 5 miliardi per salvare Napoli, fino a oggi non abbiamo visto un euro. Guarda caso, dicono che questi soldi arriveranno dopo le elezioni. Noi preferiamo la concretezza, come sulla riqualificazione di Bagnoli. Sono felice che il premier Draghi abbia accolto la nostra proposta di affidare il commissariamento al prossimo sindaco". 

Il magistrato viene sollecitato dai cronisti sull'indicazione di Antonio De Jesu come primo assessore di una eventuale Giunta Manfredi: "Lo conosco ed è un profilo di alto livello. Credo, però, che sia prematuro perché bisogna prima vincere e poi nominare gli assessori. Mi sembra, inoltre, che più che Manfredi lo abbia scelto De Luca".  

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