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Municipalità IV, Stabile (Clemente): "Punto su aree periferiche e Centro direzionale"

Il candidato arancione presenta il suo programma: "Troppo abbandono in alcune zone: servono fogne, verde pubblico e illuminazione. La city deve diventare centro culturale"

Carmine Stabile, 61 anni, funzionario pubblico, è il candidato presidente della Quarta Muncipalità (San Lorenzo, Poggioreale, Vicaria) per le liste Alessandra Clemente sindaco e Napoli 2030. E' consigliere muncipale uscente. 

La convivenza tra napoletani e cittadini stranieri sfocia spesso in agitazioni e fenomeni di reciproca intolleranza. Secondo lei, quali sono le cause e come affronterebbe questa tematica?

Va precisato subito una cosa: nella zona hanno sempre convissuto pacificamente le più disparate etnie. Quindi il problema e la causa non sono gli stranieri in quanto stranieri, ma la cattiva gestione dei Cas, concessi e concentrati tutti in un fazzoletto della città. Ciò ha portato inevitabilmente a un aumento della povertà e delle sue conseguenze, fondamentalmente la guerra dei poveri. La soluzione è nella causa stessa. Equa distribuzione dei flussi migratori e soprattutto non lasciarli alla mercè e alla facile preda della criminalità organizzata. È un tema questo, ovviamente, non di pertinenza della Municipalità, ma della Prefettura. La Municipalità comunque non mancherà di fare la sua parte.

L'area delle raffinerie e della Manifattura tabacchi è altamente inquinata e in stato di abbandono. Quali sono le possibilità di intervento della Municipalità?

L'area Manifattura Tabacchi è interessata da un Pua (Piano Urbanistico Attuativo) che prevede una serie di interventi di riqualificazione e di servizi per i cittadini. Il progetto prevede la riqualificazione dell'intera area attraverso la conservazione della memoria della manifattura, dei suoi edifici simbolo e delle aree verdi di maggior pregio, e la formazione di un grande spazio pubblico in asse con la via Galileo Ferraris, lungo il quale sono disposti negozi, residenze, residenze universitarie, uffici, aree verdi per la sosta e lo svago, un mercato coperto, una scuola. E' inoltre previsto l'adeguamento del sistema viario ed impiantistico. La Municipalità spingerà perché gli interventi inizino presto e chiederà la possibilità di integrare il progetto con la realizzazione di spazi e strutture da affidare alle associazioni di volontariato presenti sul territorio, per garantire l'utilizzo libero e gratuito di queste opere.

La crisi economica prima e la pandemia poi hanno minato il tessuto industriale e commerciale. Quali sono le possibilità di rilancio che lei intravede?

Le possibilità di rilancio del tessuto commerciale del nostro territorio sono legate soprattutto alla ripresa dei flussi turistici in città. Lentamente, la presenza turistica in città sta riprendendo e la Municipalità intende sostenere la ripresa puntando sulla valorizzazione dei siti culturali e monumentali nel centro storico ma anche in zone più periferiche della Municipalità. Fondamentale sarà l'impegno sul decoro urbano, la pulizia e la sicurezza dei luoghi.

Che cosa c'è al centro del suo programma?

Al centro del mio programma c'è un'attenzione prioritaria alle zone più periferiche della Municipalità, che molto spesso coincidono con le zone più dimenticate e degradate. Cito, ad esempio il rione Sant'Alfonso, Sant'Erasmo, via dello Scirocco, il rione Luzzatti/Ascarelli, Forcella. Questi luoghi vedono una forte presenza di famiglie con ragazzi e giovani. C'è bisogno di manutenzione ordinaria (verde, fogne, strade, illuminazione) e interventi straordinari per restituire decoro e sicurezza. Altro capitolo centrale è il Centro direzionale di Napoli, tra i parchi urbani più grandi d'Europa che deve diventare una cittadella di sviluppo, cultura, svago. E poi, tema che particolarmente mi sta a cuore quello della scuola e della dispersione scolastica, tema che sarà affrontato con un grande coinvolgimento di scuole, parrocchie educative, associazioni.

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