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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Poggioreale

Municipalità IV, Caniglia (Manfredi): "Dal Vasto a San Gregorio, priorità ai servizi al cittadino"

Il programma della consigliere comunale uscente, candidata presidente con la coalizione di centrosinistra: "Tensioni tra italiani e stranieri colpa di un'accoglienza inefficiente. Penso a una movida sostenibile al Centro direzionale"

Maria Caniglia è la candidata presidente della Quarta Municipalità per la coalizione di centro-sinistra a sostegno di Gaetano Manfredi. Collaboratore amministrativo professionale dell'Asl Napoli 3 sud, la Caniglia è consigliere uscente del Comune di Napoli, ha presieduto la Commissione Welfare ed consigliere del presidente della Regione Vincenzo De Luca per le Politiche sociali.

La convivenza tra napoletani e cittadini stranieri sfocia spesso in agitazioni e fenomeni di reciproca intolleranza. Secondo lei, quali sono le cause e come affronterebbe questa tematica?

Vorrei solo ricordare che la IV Municipalità già dagli anni Ottanta ha iniziato ad accogliere cittadini stranieri che si sono perfettamente integrati nella nostra società. Siamo un popolo accogliente e rispettoso delle altre culture. Devo precisare che gli attriti e gli episodi di violenza sono soprattutto tra gli stessi cittadini stranieri. Quello che non è più tollerabile, nè per i napoletani nè per gli stranieri, è un livello di accoglienza inefficiente. I residenti sono stanchi dello stato di degrado in cui sono costretti a vivere a causa di servizi che di accogliente non hanno nulla. Un tema, peraltro, su cui come presidente della Commissione Welfare del Comune di Napoli ho lavorato trovando sempre muri di gomma. È chiaro a me e a molti che la concentrazione di strutture di prima accoglienza prevalentemente nell’area di piazza Garibaldi crea un effetto saturazione per cui i servizi risultano non solo inefficienti ma addirittura assenti. Siamo saturi. È necessario potenziare i servizi ma soprattutto attivare un tavolo di concertazione a tutti i livelli istituzionali per prevedere un piano di reale integrazione che giovi prima di tutto agli stranieri e, di riflesso anche ai napoletani, e che tenga in considerazione tutto il territorio della città metropolitana e non solo un quartiere della città.

L'area delle raffinerie e della Manifattura tabacchi è altamente inquinata e in stato di abbandono. Quali sono le possibilità di intervento della Municipalità?

La zona industriale appare oggi un deserto abbandonato al degrado. Serve un piano di rigenerazione urbana e socioeconomico. Non è assolutamente immaginabile una riqualificazione senza un dialogo e una cooperazione istituzionale a livello comunale, regionale, nazionale. In quest’ottica penso alla proposta del presidente De Luca e dell’ex premier Conte circa la realizzazione di un polo Agritech dove oggi sorge l’area dell’ex manifattura Tabacchi. Si realizzerebbe non solo una reale valorizzazione immobiliare ma anche un’importante riqualificazione ambientale e un rilancio produttivo.

La crisi economica prima e la pandemia poi hanno minato il tessuto industriale e commerciale. Quali sono le possibilità di rilancio che lei intravede?

Il commercio è nel Dna della IV Municipalità. Corso Garibadi, le strade limitrofe alla Stazione, gli artigiani di San Gregorio Armeno e i vari mercati rionali ne sono la testimonianza. Napoli è diventata la meta per tanti turisti italiani e stranieri, ma il reale problema è che i servizi non sono organizzati e messi a sistema per accogliere flussi sempre crescenti. In questo contesto la Municipalità rappresenta il cuore del turismo e l’hub naturale, la porta di accesso alla città per chiunque arrivi a Napoli dall’aeroporto all’autostrada, ma anche dal mare. Dal Vasto a via Tribunali bisogna garantire i servizi essenziali che possano supportare gli albergatori, i B&B, i ristoranti, i negozi, i bar, gli artigiani. Immagino la creazione di un comitato consultivo e partecipativo per lavorare insieme alle categorie di settore della nostra Municipalità. Abbiamo bisogno di programmare, riorganizzare, in alcuni casi organizzare, diventando i primi interlocutori ma soprattutto portavoce delle istanze dei nostri operatori sia in Comune che in Regione.

Che cosa c'è al centro del suo programma?

Al centro del mio programma metto le esigenze di noi residenti, la necessità di garantire servizi che siano veloci, efficienti e di prossimità come lo spazzamento delle strade in cui viviamo e il dialogo con tutte le istituzioni per dare voce alle istanze del nostro territorio. Tra i progetti, nell’ottica sia della riqualificazione di luoghi abbandonati sia del potenziamento del turismo, vorrei citare anche l’idea di una movida sostenibile al Centro Direzionale, luogo dalle enormi potenzialità inespresse. Valorizzare un’area così importante vuol dire decongestionare la città e creare una movida sicura, sostenibile e soprattutto senza disturbo per i residenti dei quartieri più centrali. È necessario inoltre implementare i servizi di videosorveglianza. Potenziare, adeguare e ampliare in modo capillare l’illuminazione pubblica, potenziare il servizio di raccolta imballaggi nelle aree mercatali della IV Municipalità e completare l’estensione del “porta a porta” con l’utilizzo di isole ecologiche mobili. Credo sia inoltre necessario promuovere e incentivare l’utilizzo degli spazi pubblici da parte dei residenti attraverso la cura del verde e la dotazione di un arredo urbano fruibile a bambini, anziani e disabili. In tema di giovani bisogna promuovere progetti di sensibilizzazione dei ragazzi in età scolare per forgiare una coscienza civica che punti al maggior rispetto e a un rilancio culturale del nostro territorio. A tutto questo va affiancata una valorizzazione delle strutture sportive che insistono sulla IV Municipalità e al contempo incentivare la realizzazione di aree dedicate allo street work out.

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