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Chiodo entra in Giunta, de Magistris cambia di nuovo le deleghe

All'ex amministratrice di Mostra d'Oltremare vanno le Politiche sociali, di nuovo unite sotto un unico tetto. Alla Palmieri (Scuola) la delega alla Cultura che era della dimissionaria de Majo

Neanche il tempo a fare l'abitudine con le deleghe dell'ultimo rimpasto che Luigi de Magistris spariglia di nuovo le carte in Giunta. L'occasione è offerta dalle dimissioni di Eleonora de Majo, ex assessore a Cultura e Turismo che ha deciso di lasciare l'Amministrazione arancione perché in aperto contrasto con la scelta di Alessandra Clemente come candidato sindaco e perché lasciata sola nei giorni in cui la Procura ha aperto un'inchiesta sulla commissione per la statua di Maradona. 

Da un punto di vista puramente numerico è tutto semplice. Esce la de Majo e, al suo posto, entra Donatella Chiodo, già amministratrice della Mostra d'Oltremare in anni recenti. Discorso un po' più complesso per le deleghe. La Chiodo, infatti, non si occuperà di Cultura, bensì di Politiche sociali che tornano sotto un unico tetto dopo essere state divise tra diversi assessorati per poche settimane. 

In verità, il percorso del Welfare nella città di Napoli è stato parecchio travagliato. Solo volendo riassumere gli ultimi anni, è stato guidato da Roberta Gaeta, poi condiviso con Laura Marmorale, poi affidato alle mani di Monica Buonanno; quindi, durante l'ultimo rimpasto, datato 12 gennaio 2021, è stato spacchettato tra Francesca Menna, Annamaria Palmieri e Giovanni Pagano, fino a giungere tra le braccia di Donatella Chiodo. "A volte la politica obbliga a fare scelte" il commento del sindaco. 

La Cultura  il Turismo, che furono di Nino Daniele prima e di Eleonora de Majo poi, finiscono tra le deleghe di Annamaria Palmieri, assessore alla Scuola e unico componente della Giunta a non essere mai stato rimosso in dieci anni di Rivoluzione arancione. "Mettere cultura e scuola insieme in questo momento è un segnale forte per Napoli e per il Paese" ha spiegato il primo cittadino. 

Sui motivi che hanno spinto la de Majo ad abbandonare la barca, de Magistris ha preferito non dilungarsi. I rapporti sono diventati più tesi dopo che la Magistratura ha ipotizzato una forte pressione del tifo organizzato sulla de Majo per la composizione dell'ormai famosa commissione: "Su questo io non parlo, chiedete a Borriello (assesore allo Sport, ndr)" si è limitato ad affermare il sindaco. Eppure era stata la stessa ex assessora ad affermare che "tutti i passaggi per la commissione sono stati condivisi anche con de Magistris e, nonostante ciò, non c'è stata alcuna presa di posizione sulla vicenda"

Tornando al presente, alla Chiodo restano pochi mesi per proporre un'idea di politiche sociali in città: "so che il tempo non è tanto, ma lo utilizzeremo al meglio possibile". Come avvenuto con Gaeta, Marmorale, Daniele e de Majo, anche la Chiodo era stata messa alla porta, ai tempi della Mostra d'Oltremare, con qualche mugugno: "All'epoca rimasi delusa, ma è passato e adesso sono qui"

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