rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Corte dei Conti: "Non spetta a noi una valutazione politica sul comune di Napoli"

"Spesso gli enti formalizzano il dissesto solo quando il disastro economico è così grave che non si riescono più a pagare gli stipendi", afferma il procuratore regionale della Corte dei conti della Campania, Tommaso Cottone

Nel 2013 la Procura regionale della Corte dei conti della Campania ha concentrato gran parte della sua azione sulla "ipotesi di dissesto e di predissesto" degli enti locali, tra i quali figura anche il Comune di Napoli.

A dirlo è il procuratore regionale della Corte dei conti della Campania, Tommaso Cottone, nel corso del suo intervento alla cerimonia dell'Anno giudiziario 2014 in corso a Napoli. Dal 1989 al 2013 in Campania ci sono stati "123 dissesti su 479 in tutta Italia".

"L'onere del risanamento prima ricadente sullo Stato - ha aggiunto - è stato spostato, con la modifica del 2001, sullo stesso ente in dissesto. Una innovazione che ha avuto rilevanti conseguente e si comprende la rilevante riduzione del numero degli enti locali che hanno fatto ricorso a tale procedura". "La resistenza da parte degli amministratori locali a fare emergenze le situazioni di insolvenza ha contribuito - ha aggiunto Cottone - a limitare il ricorso a tale importante procedura. Il più delle volte si perviene a formalizzare il dissesto solo quando il disastro economico è così grave che non si riescono più a pagare gli stipendi. In non pochi casi l'avvio della procedura di dissesto coincide - ha aggiunto il procuratore - con il mutamento delle maggioranze ed è strumentalmente seguito da un rimbalzo di accuse di responsabilità politiche e di incapacità tra vecchi e nuovi governanti".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Corte dei Conti: "Non spetta a noi una valutazione politica sul comune di Napoli"

NapoliToday è in caricamento