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Disoccupati Bros in azione: calci e pugni all'auto di De Magistris

Il sindaco fermato da una trentina di senzalavoro che gli hanno impedito di lasciare via dei Pini dove aveva incontrato gli alunni di una scuola. "Hai fatto solo promesse, siamo stanchi e vogliamo lavorare"

Contestazioni questa mattina per Luigi de Magistris. A entrare in azione un gruppo di disoccupati, ex appartenenti al progetto di reinserimento Bros, che hanno bloccato per alcuni minuti la sua auto impedendogli di allontanarsi da viale dei Pini, dove si era svolta una manifestazione dell'Asia, l'azienda di igiene urbana, che presentava stamane, al sindaco e ad una serie di scuole, il primo compost verde realizzato in città.

Tra i manifestanti, una trentina, anche alcune donne che hanno colpito con calci e pugni la vettura con il sindaco a bordo. I precari hanno esibito striscioni e urlato slogan, chiedendo un colloquio con il sindaco che però non è avvenuto. Tra le frasi rivolte al primo cittadino: "Hai fatto solo promesse, siamo stanchi e vogliamo lavorare".

I disoccupati bloccano l'auto di De Magistris

SOLIDARIETA' DA CALDORO -  Il presidente della Regione Campania ha telefonato al sindaco  per esprimergli la sua solidarietà ed informarsi sull’accaduto. “Il disagio sociale – ha detto Caldoro – non può e non deve trasformarsi in proteste violente come quella inscenata stamattina contro il sindaco. E’ ancor più grave che l’episodio sia avvenuto nel corso di una manifestazione con famiglie e alunni dedicata all’incremento della raccolta differenziata. Le istituzioni locali stanno lavorando di comune accordo per risolvere i problemi  in un continuo e costante confronto con i cittadini e le forze sociali, in una fase difficilissima per l’economia del Paese e della nostra regione”.

LE REAZIONI - Solidarietà anche da Francesco Nicodemo a nome di tutta la Federazione provinciale del Pd di Napoli. "La violenza serve solo ad avvelenire il clima e a rendere più difficile a chi amministra la risoluzione dei problemi che Napoli si trascina dietro. Per questo condanniamo con fermezza l'episodio di questa mattina. Problematiche serie come quelle della casa e del lavoro non possono essere affrontate con gli insulti e le minacce. Ma auspicando una politica trasparente, fondata unicamente sui diritti e non influenzata dalle prepotenze di chi alza il livello dello scontro al di là di ogni limite civile". "Piena solidarietà al Sindaco De Magistris per la ingiustificabile aggressione che ha subito da alcuni esponenti di liste di ex corsisti "Bros", dice il capogruppo di FLI in Consiglio comunale Andrea Santoro. "Voglio sperare che non vi sia una regia politica dietro quanto accaduto e sono certo che le autorità preposte accertino questa eventualità. Il Comune di Napoli non può accollarsi in alcun modo responsabilità politiche di chi in passato ha sperperato milioni di euro per corsi di formazione non finalizzati ad un inserimento nel mondo del lavoro, tra l'altro le società partecipate comunali sono già compromesse da un sovradimensionamento degli organici. Se mai si potranno fare nuove assunzioni si dovrà procedere con selezioni pubbliche e chi avrà avuto una specifica formazione potrà giocarsi sicuramente una chance ulteriore rispetto agli altri, ma nessuno può pensare che si ricorra nuovamente ad assunzioni dirette con le procedure clientelari del passato". Infine le dichiarazioni dell'europarlamentare del Pdl/Ppe Enzo Rivellini, Presidente dell'associazione Mezzogiorno di Fuoco: "Esprimo piena solidarietà al Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, per i momenti di tensione che ha dovuto subire stamane, anche se credo che il Sindaco ormai debba comprendere che chi di "scasso" ferisce di "scasso" perisce".

LE PAROLE DI DE MAGISTRIS - Il sindaco su FB: “Sono amareggiato per quanto si è verificato questa mattina presso il parco La pineta del quartiere Colli Aminei. Un'iniziativa che vedeva coinvolti i bambini delle scuole elementari, per la consegna del primo compost ricavato dalla raccolta differenziata della città, è stata infatti violata dall'aggressione preparata contro di me da un gruppo di disoccupati organizzati riconducibili alla sigla Bross. Da sindaco e da democratico ho sempre dialogato con tutte le anime della città, compresi coloro che questa mattina mi hanno contestato e aggredito, perchè ho sempre rispettato il malessere sociale, cercando di comprenderne le ragioni e perfino le espressioni più aspre. Anche quando non era di mia competenza in quanto sindaco, come nel caso specifico dei Bross. Del resto, credo sia questo il compito di un buon amministratore: “farsi carico” delle problematiche dei suoi cittadini e delle sue cittadine anche quando non rientrano nella sfera di sua diretta competenza, anche quando sono il prodotto della cattiva amministrazione passata. Del resto, ritengo che Napoli possa crescere e svilupparsi solo se questo processo di crescita e di sviluppo saprà coinvolgere tutti i suoi cittadini e tutte le sue cittadine, perchè vedo nell'articolo 1 della Costituzione un punto di rifierimento politico imprescindibile. Detto questo, tengo però a precisare che questa amministrazione non si lascia intimidire, soprattutto non scende a patti con chi pratica azioni di violenza, soprattutto non rinuncia a muoversi nell'orizzonte della legalità e del rispetto delle leggi, ben coscienti che nel mondo dell'occupazione non ci sono corsie preferenziali, non ci sono lavoratori di serie A e di serie B”.

SCATTANO LE DENUNCE - Gli agenti della Digos hanno identificato e denunciato una decina di persone appartenenti all’ex progetto Bros, attualmente gruppo Banchi Nuovi e disoccupati di Acerra. I reati di cui dovranno rispondere sono manifestazione non autorizzata, violenza privata aggravata, danneggiamento aggravato, oltraggio a pubblico ufficiale.

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