Bonificare, deportare, cancellare, isolare. Nella scelta dei termini il ministro dell'Interno Matteo Salvini preferisce la sciabola al fioretto. Alla sua prima visita ufficiale a Napoli, dopo aver partecipato al Comitato di ordine e sicurezza, il vicepremier ha incontrato i giornalisti nella sala stampa della Prefettura. Camorra, parcheggiatori abusivi, campi rom e, ovviamente, immigrazione i temi toccati dal leader della Lega. 

"Non ho la bacchetta magica, ma spero che al mio ritorno, a novembre, ci siano meno migranti irregolari e che ci sia stata la bonifica del Vasto - ha affermato il ministro, che con orgoglio ha sciorinato anche i dati relativi al fenomeno dell'immigrazione - In quella zona della città siamo passati da mille a 600 irregolari. Negli ultimi due mesi su 500 richieste d'asilo ne sono state accettate soltanto otto. Ciò ci dimostra due cose: che abbiamo chiuso il rubinetto alla fonte e che molti extracomunitari non scappano da nessuna guerra".

Pugno duro anche sui campi rom: "Non esistono in nessun Paese d'Europa, quindi spero di arrivare a quota zero campi rom in cinque anni. Il problema non sono i rom, ma quella quota minoritaria che vive nell'illgalità. Quindi, anche per i rom varrà il discorso: tutelare chi ne ha diritto, mandare a casa chi, invece, ha sul conto in banca più soldi del normale". Un lungo pezzo del discorso di Salvini è stato incentrato sulla camorra: "E' violenza, è ignoranza, è morte e povertà culturale. Inseguiremo i camorristi in ogni via: li sradicheremo da Napoli e li deporteremo. Per fare ciò, l'obiettivo è portare a Napoli nei prossimi mesi 100-150 uomini in più per le forze dell'ordine". 

Non solo repressione, la criminalità si combatte anche con gli investimenti: "Il Governo mette sul tavolo 250mila euro per i sistemi di videosorveglianza e per gli straordinari ai vigili. Ma la città ha bisogno anche di docenti, assistenti sociali, progetti".