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L'addio di Narducci: si dimette l'assessore alla Sicurezza e alla Legalità

L'ex PM di Calciopoli ufficializza di voler lasciare la Giunta de Magistris, ma la notizia non arriva inaspettata. A determinare la decisione sarebbe stato il logoramento del rapporto con il sindaco

Era nell'aria da diversi giorni e alla fine è arrivata l'ufficializzazione: l'assessore alla Sicurezza del Comune di Napoli, Giuseppe Narducci, si è dimesso. La causa sarebbe il logoramento del rapporto con Luigi de Magistris e non la condivisione di alcune scelte fatte dalla sua amministrazione. Secondo quanto si legge sul quotidiano la Repubblica, l'ex Pm avrebbe maldigerito i rapporti tra Comune e il chiacchierato imprenditore Romeo e la poco chiara vicenda che ha visto l'allontanamento di Raphael Rossi dalla presidenza dell'Asìa.

Narducci - a lungo pm alla Procura napoletana dove ha svolto importanti indagini sulla criminalità organizzata e per la vicenda 'calciopoli' - ha inviato, secondo quanto si è appreso, una lettera al sindaco Luigi De Magistris nella quale vengono evidenziati i motivi della scelta.

Nelle ultime settimane il rapporto tra sindaco e assessore si era deteriorato anche se, in più occasioni, il primo cittadino aveva smentito l'esistenza di situazioni di logoramento. "La presenza di Narducci in Giunta non è mai stata messa in discussione né da me né da nessuno" aveva affermato de Magistris, aggiungendo: " Narducci l'ho scelto, non mi è stato imposto, è una risorsa come tutti gli assessori e devono lavorare come lavora il sindaco". "Che lui voglia un domani tornare a fare il magistrato, come direbbe Catalano, mi sembra ovvio - aveva affermato - Solo io non lo posso fare perché una volta che ho scelto di fare politica ho smesso di fare il magistrato, ma questa è un'altra storia che appartiene alla mia etica personale".

Come c'era da aspettarsi, immediati sono stati i primi commenti e rumors sulla vicenda, del resto si tratta di uno strappo importante nella giunta de Magistris.

Secondo Arturo Scotto e Peppe de Cristofaro, rispettivamente coordinatori regionali e provinciali di Sel "Le dimissioni dell'assessore Pino Narducci erano state ampiamente annunciate sui giornali da almeno tre settimane. Sorprende che, in questo lasso di tempo, non si sia avvertito il bisogno di aprire un confronto alla luce del sole in merito ai rilievi contenuti nelle dichiarazioni dell'ormai ex assessore. E' chiaro che questo evento segna uno spartiacque rispetto a un anno di amministrazione De Magistris e impone a tutti, innanzitutto al sindaco, un chiarimento vero con la città. Pensiamo che i termini reali della rottura debbano diventare oggetto di un confronto pubblico. La nostra solidarietà va a Narducci perché pensiamo che non si possa in questo momento lasciare andare via una figura, con cui pure nel passato abbiamo avuto punti di vista assai differenti, d'indiscussa moralità e competenza sul terreno della legalità e della trasparenza".

"Vogliamo, dunque, capire meglio la natura dei delicatissimi progetti di ristrutturazione urbana della città che ora stanno vedendo la luce - concludono  Scotto e Cristofaro - Progetti ai quali ci siamo sempre opposti, anche quando eravamo nel governo della città durante l'amministrazione Iervolino". (Ansa)

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