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Dibattito sul no con Landini e Castellina

Mercoledì 12 Ottobre, la Rete della Conoscenza Napoli e la FIOM Napoli organizzano un dibattito, nel dipartimento di Giurisprudenza della Federico II, con Maurizio Landini e Luciana Castellina

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Mercoledì 12 Ottobre, alle ore 15:30, nell'aula A1 dell'edificio di Via Nuova Marina n°33 del Dipartimento di Giurisprudenza della Federico II, la Rete della Conoscenza Napoli, network dei soggetti in formazione composto da Link Napoli e dall' Unione degli Studenti Napoli, e la FIOM Napoli organizzano un momento di confronto sulle ragioni del NO al prossimo Referendum Costituzionale del 4 Dicembre. Al dibattito denominato "Perché NO? Democrazia e lavoro verso il Referendum" interverranno Maurizio Landini, segretario generale della FIOM, Luciana Castellina, fondatrice de "Il Manifesto" e presidentessa onoraria dell'ARCI, Alberto Lucarelli, professore ordinario di diritto costituzionale alla Federico II, e Martina Carpani, coordinatrice nazionale di Rete della Conoscenza. Modererà Francesco Alifano, coordinatore di Link Giurisprudenza - Federico II.

"Sin dall'estate - dichiara Maria Laura Amendola, attivista di Rete della Conoscenza Napoli - siamo impegnati per informare i cittadini sulle ragioni del NO. Una contrarietà alla riforma Costituzionale Renzi-Boschi, che viene da una generazione, la nostra, che non ha mai visto attuati i diritti costituzionali così come previsti dal disegno costituzionale, e che anzi ha subito, in questi anni, riforme calate dall'alto, imposte con metodi antidemocratici, che hanno distrutto la scuola e l'università pubblica, hanno smantellato i diritti dei lavoratori, e hanno ridotto sempre di più il potere dei cittadini sulla gestione del proprio territorio. Riteniamo che con la vittoria del SI ci ritroveremo davanti ad un accentramento del potere nelle mani di pochi, ad una riduzione della sovranità popolare, e ad uno svilimento della partecipazione collettiva. Per questo invitiamo tutti gli studenti ad unirsi a noi in questa battaglia per un "No" costituente che sia in grado di redistribuire il potere tra le persone e farci riacquisire la capacità di decidere sulle nostre vite e sui nostri territori."

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