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Di Maio lascia la guida del M5S, da Pomigliano: "Lo ha fatto per il bene del Movimento"

Decine di attivisti del Movimento si sono riuniti nella sede in via Passariello per ascoltare le parole dell'ormai ex leader

Si è tolto simbolicamente la cravatta, Luigi Di Maio, e ha oggi lasciato la guida politica del Movimento 5 Stelle. La notizia ha avuto risalto in tutto il Paese ma ancora di più nella sua Pomigliano, dove alcune decine di attivisti del Movimento si sono riuniti nella sede in via Passariello.

Lì hanno ascoltato il loro concittadino dimettersi dal ruolo ricopriva da tempo. Non un fulmine a ciel sereno a dire il vero, ma c'era ancora speranza le cose si mettessero diversamente. Così il capogruppo M5S a Pomigliano Salvatore Cioffi: "Non possiamo pretendere di cambiare il Paese senza cambiare noi stessi, sapevamo che Luigi aveva preso questa decisione, e l'abbiamo accettata perché sappiamo quanto lui ama il Movimento, nonostante ci siano state persone che non gli hanno reso la vita facile". "Ha fatto questa scelta - è stata la conclusione di Cioffi - perché la ritiene la cosa giusta per far crescere il M5S, ha fatto un passo indietro per farne fare due avanti al Movimento".

Il commento di Valeria Ciarambino

"Metterci la faccia, sempre e comunque, non è scontato e non è da tutti - ha comunicato attraverso una nota la capogruppo al Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino - Dedicare al bene comune ogni istante degli anni migliori della propria vita è da eroi. Luigi Di Maio è stato quel faro che ci ha guidato verso il coronamento di un sogno, il motore che ci ha spinti verso il riscatto di un Paese troppe volte disilluso". Di Maio è per la Ciarambino "l'uomo che, nel rispetto pieno del suo ruolo di capo politico, si è assunto da solo la responsabilità di ogni scelta, anche di quelle prese di concerto con quanti se ne sono poi lavate le mani e gli hanno voltato le spalle, per poi puntargli il dito contro, e che oggi fingono ipocriti attestati di solidarietà. Abbiamo una sfida da vincere la prossima primavera in Campania e sono certa che, anche con il supporto di Luigi Di Maio, che ama questa terra, la sua terra, più di ogni altra cosa, possiamo vincerla".

Le voci critiche: De Luca e Pentangelo

Sulle dimissioni di Di Maio si sono espressi anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il forzista Antonio Pentangelo.
"Abbiamo problemi drammatici davanti all'Italia. E pure sentiamo da Roma cose veramente...che si sarà dimesso... non mi fate dire niente. Non posso parlare - ironizza Vincenzo De Luca a Salerno - Com'è dura l'esistenza quando non puoi fare più una mezza battuta".

Così invece Antonio Pentangelo, deputato e coordinatore di Forza Italia della provincia di Napoli: "Le dimissioni di Di Maio e la candidatura di Ruotolo sono state operazioni necessarie a sdoganare definitivamente l'inciucio giallorosso e il prepensionamento, magari con buonuscita, del fallimentare governatore campano Vincenzo De Luca". "Oggi sulla sinistra cala definitivamente il sipario - ha aggiunto - Svenduti gli ultimi scampoli di un'identità politica la sinistra si è ridotta ai saldi di fine stagione, a spacciare come nuova merce vecchia ancora disponibile liquidandola a prezzi stracciati pur di incassare un minimo risultato, pur di non mollare una poltrona".

 

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