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Decreto Salva-Napoli, dieci anni di tempo per sanare il debito

Consiglio dei ministri notturno. Attualmente il Comune ha un debito di un miliardo di euro, mentre ha un disavanzo di bilancio sui 430 milioni. Il sindaco: "Da quando sono stato eletto abbiamo eliminato gli sprechi"

Il decreto Salva-Napoli c'è. Un Consiglio dei ministri notturno mette in campo le misure per evitare che la terza città d’Italia fallisca. Servono soldi, liquidità e tempo per restituirli. La chiave, spiega Luigi Roano del Mattino, è l’articolo 3 del decreto dove c’è la finestra Napoli annunciata dal ministro Annamaria Cancellieri titolare del dicastero dell’Interno. Si legge: "In sede di prima applicazione delle disposizioni come introdotte dal presente decreto per gli enti che chiedono di accedere alla procedura di riequilibrio finanziario, in presenza di eccezionali motivi di urgenza è il caso di Napoli, Palermo Alessandria e altri, può essere concessa con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, un’anticipazione a valere sul fondo di rotazione da riassorbire in sede di predisposizione e attuazione del piano di riequilibrio finanziario".

Ieri sera a La7 il sindaco de Magistris ha ribadito che dal suo insediamento il Comune ha cambiato rotta sulla gestione delle finanze: "Abbiamo annullato le consulenze esterne, valorizzato il personale interno e i giovani assunti, fatto tagli agli sprechi, eliminato inutili fitti in favore delle sedi comunali di proprietà, riordinato dei contratti con aziende esterne, cominciato la lotta all’evasione, eliminato le auto blu e ridotto i dirigenti da oltre 250 a soli 78"

Tornando al decreto, l'ente locale avrà a disposizione dieci anni per il rientro, con l’obbligo di tornare in equilibrio sui conti entro cinque anni. Con l’anticipazione di cassa ci sarà la possibilità di mettere in equilibrio i conti in 5 anni e per non strozzare le finanze comunali e tornare al punto di finanza e lasciare un po’ di agio, si è deciso di dare invece 10 anni di tempo per il rientro dell’anticipazione di cassa. Attualmente il Comune ha un debito di un miliardo di euro, mentre ha un disavanzo di bilancio sui 430 milioni.

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