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Elezioni Napoli, il governo si accollerà il debito del Comune: torna in campo Manfredi?

A rassicurare sulla vicenda default è stata la viceministro dell'Economia Laura Castelli: "Abbiamo interlocuzioni con i maggiori istituti bancari e sono tutti pronti"

I comuni sono collegati ai servizi essenziali, ed è impensabile che il governo li lasci "in difficoltà in mezzo al guado". È il pensiero di Laura Castelli, viceministro dell'Economia, espresso durante un’audizione in Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Il tema è quello del default cui stanno andando incontro diverse città italiane tra cui Napoli. Una vicenda che, per quanto riguarda il capoluogo partenopeo, è balzata al centro del dibattito politico da quando Gaetano Manfredi ha declinato l'invito di Pd e M5s a candidarsi alle prossime amministrative, un rifiuto dovuto al fatto che secondo l'ex rettore della Federico II il prossimo sindaco di Napoli sarà – allo stato delle cose – "un commissario liquidatore".

La Corte costituzionale ha bocciato la norma spalma-debiti, e il governo sa di dover intervenire. La decisione della Consulta è stata una sorpresa ("ci ha molto spiazzati") ma Castelli sottolinea: "Abbiamo l’obiettivo per la prossima legge di bilancio di rendere strutturale il fondo per i comuni in deficit in modo da poterlo programmare su anni e dare certezze ai comuni". Il riferimento è al fondo da 500 milioni finanziato dal decreto Sostegni bis. Questo con "la certezza che le risorse siano poi usate per ridurre il disavanzo degli enti locali". Inoltre lo Stato si farà carico del debito degli enti in deficit rinegoziandolo: "Attiveremo la norma del decreto Crescita sull’accollo da parte dello Stato dei debiti degli enti locali. Il Dpcm, relativo è chiuso e stiamo chiudendo il regolamento. Da qui a fine anno, riusciremo a partire velocemente con queste operazioni che permetteranno ai Comuni di liberare molte risorse". "In questi giorni – ha concluso la viceministro – abbiamo interlocuzioni con i maggiori istituti bancari e sono tutti pronti. Credo che con queste misure potremo uscire dal guado".

Resta adesso da vedere se questo piano d'azione dell'esecutivo verrà ritenuto sufficiente da Manfredi per rivedere la sua posizione a proposito della candidatura. Non è da escludere che, con Catello Maresca oramai entrato in campagna elettorale sul versante del centrodestra, già giovedì il Pd annunci il suo uomo.

Il "no" di Manfredi alla candidatura

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