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De Magistris, videomessaggio sui rifiuti: "Sabotaggi al nostro piano"

Il riferimento alle dichiarazioni di Berlusconi. "Fa sorridere quanto dichiarato dal presidente del Consiglio che, più di tutti, porta il peso di una colpa antica: quella di aver abbandonato Napoli a se stessa"

Ed è tempo di videomessaggio del sindaco di Napoli Luigi de Magistris sull'emergenza rifiuti. Il collegamento con le ultime parole del premier Berlusconi è scontato. "Fa sorridere quanto dichiarato oggi dal presidente del Consiglio che, più di tutti, porta il peso di una colpa antica: quella di aver abbandonato Napoli a se stessa, imponendo solo stagioni emergenziali che non hanno prodotto alcun miglioramento sul fronte rifiuti, escluso quello del forziere economico delle cricche dell'incenerimento e dello smaltimento illecito. In materia di rifiuti ci siamo già assunti, come amministrazione, responsabilità che altri, in vent'anni, non si sono mai assunti. La prima delibera approvata dalla Giunta è una delibera rivoluzionaria che prevede un'accelerazione della raccolta differenziata porta a porta e il massimo protagonismo dei cittadini. Adesso la priorità, però, è togliere dalle strade la spazzatura".

"Stiamo toccando vecchi equilibri: ecco spiegati i sabotaggi", dice il sindaco. Il Comune "ha la responsabilità della raccolta dei rifiuti e, per quanto ci riguarda, siamo pronti e siamo attivi. Abbiamo anche trovato risorse economiche importanti in questo senso. Non può sfuggire a nessuno, però, che abbiamo ricevuto pesanti sabotaggi nell'attuazione del nostro piano, tanto che questi stessi sabotaggi sono stati segnalati nelle sedi istituzionali preposte. Non c'è comunque da stupirsi: i sabotaggi sono il segnale che stiamo toccando 'equilibrì consolidati', anche frutto dell'azione di forze oscure che si stanno mettendo di traverso".

Poi i veti della Lega Nord. "Devo chiarire due aspetti centrali: non per discolparmi, visto che la nostra amministrazione sta compiendo uno sforzo mastodontico per provvedere alla crisi in atto, ma per amore di verità. Primo aspetto: l'indicazione del luogo in cui smaltire i rifiuti dipende da altri enti e non certo dal Comune. Secondo aspetto: il Governo si è girato dall'altra parte a causa dei veti della Lega Nord, non varando il decreto che, invece, sarebbe suo dovere varare. Per ragioni prima morali e poi politiche".

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