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De Magistris: "Napoli città 'deRenzizzata'"

Dal Sindaco di Napoli nuovo affondo nei confronti del Premier: "Vuole mettere le mani sulla città con le stesse logiche di potere che hanno distrutto parte del nostro Paese"

Dal Sindaco di Napoli Luigi de Magistris arriva un nuovo affondo per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il primo cittadino partenopeo ha infatti pubblicato sulla propria pagina Facebook una lunga rilfessione, definendo Napoli una "città deRenzizzata".

"Voglio premettere che ho rispetto per il Presidente del Consiglio e per il Governo, istituzioni previste dalla Costituzione Repubblicana - scrive de Magistris - . La riflessione che intendo fare é politica. Assistiamo con il Governo Renzi ad una consolidata e preoccupante involuzione antidemocratica, un'accelerazione fortemente autoritaria dell'assetto istituzionale, tutta di stampo liberista. Contro le autonomie ed a favore di un centralismo anti libertario".

"A Napoli, Davide contro Golia, proviamo a scrivere un'altra storia. Con tutti i nostri limiti, difetti, errori e le nostre incapacità. Senza piagnistei però, con infinito orgoglio di appartenere alla nostra Napoli. Terra Nostra, non Cosa Nostra. Terra è identità, è radici, è profondità. La cosa è materialità, consumismo, proprietà. La Terra è bene comune. A Napoli l'acqua è davvero bene comune, abbiamo creato ABC "Acqua Bene Comune", azienda speciale pubblica al posto della S.p.A.. Il patrimonio è pubblico. L'emergenza rifiuti del sistema criminale lo abbiamo sconfitto con la creazione di un'azienda tutta pubblica di igiene urbana. Non abbiamo messo sul mercato il trasporto pubblico. I Governi liberisti tagliano alle comunità locali per mettere piombo sulle ali delle autonomie e noi non abbiamo tagliato al welfare, ai servizi, abbiamo rafforzato la cultura. Pur avendo ereditato un Comune in dissesto finanziario - governato per venti anni dal partito del Presidente del Consiglio - non abbiamo licenziato un lavoratore. Abbiamo anzi assunto, in particolare nella scuola comunale: 380 maestre a tempo indeterminato. Più scuole, più asili nido, più refezione. Napoli è la città che più è cresciuta negli ultimi mesi per turismo. Potrei continuare...".

"A Napoli sta cambiando la politica - prosegue il Sindaco - . Non sono contro i partiti, ma non sono iscritto a partiti, sono autonomo, sono stato eletto per rompere, costruire, consolidare un percorso di autonomia. E' attiva in città tantissima politica dal basso. Autogoverno del territorio, partecipazione democratica, usi civici, proprietà collettive democratiche, liberazione di beni abbandonati. A Napoli si costruiscono ponti di pace e si abbattono mura di indifferenza. A Napoli gli abitanti si sono messi in movimento per difendere città e beni comuni. I problemi sono tanti, c'è molta sofferenza, ma anche enorme dignità, voglia di consolidare il riscatto in atto, desiderio di benessere materiale diffuso, ma anche emozionale e interiore. Una città non liberista, ma libertaria. Napoli città dell'amore. Vogliamo Napoli città autonoma, l'agorà del Mediterraneo. Lavoreremo per essere autosufficienti, senza più trasferimenti dallo Stato e verso lo Stato. Napoli ha grandi capacità economiche di autoproduzione e sarà conveniente lavorare ed investire in città".

"A Bagnoli, ora, Renzi, dopo anni ed anni di omissioni, sprechi, affari e crimini, quando abbiamo finalmente messo in campo l'azione di rilancio di Bagnoli smascherando anche gli autori dei disastri del passato, invece di dare alla città le risorse per la bonifica - dovere di Stato trattandosi di un SIN (Sito di Interesse Nazionale ) - ha deciso di commissariare. Vuole mettere le mani sulla città con le stesse logiche di potere che hanno distrutto parte del nostro Paese. A Napoli non comandano più le segreterie del sistema partitocratico, le cricche, i patti masso-mafiosi, le lobby. Vogliono aggirare la nostra autonomia e la nostra esperienza colpendoci dall'alto. Vi abbiamo scoperto. Volete occupare - con violenza di Stato e con poteri speciali - la nostra terra e affidarla a mani sbagliate. Di fronte alla violazione della Costituzione, all'occupazione violenta del territorio, all'abuso della legge, all'uso illegittimo del diritto, alle derive autoritarie, c'è un unico rimedio: ora e sempre resistenza. Sarebbe un delitto morale non resistere. Ecco perché la nostra città si proclama 'deRenzizzata'. Resisteremo ricorrendo alla giustizia costituzionale, ordinaria ed amministrativa. Resisteremo con il referendum. Resisteremo con la disobbedienza civile. Resisteremo nelle piazze, nelle strade e nei vicoli della nostra città. Resisteremo con la lotta politica. Resisteremo con la fantasia e la creatività di cui siamo capaci. Resisteremo con l'amore della non violenza. Contro l'oppressione delle nostre vite, resistiamo con la liberazione dei corpi, delle coscienze e dei cuori. Costruiremo reti di resistenza ovunque contro il sistema, a Napoli e altrove. Siamo onesti e non ci facciamo occupare con mani e denari sporchi che puzzano di compromesso morale, meglio essere un po' brutti e sporchi, ma onesti, che essere tirati a lucido ma con la coscienza sporca. Possiamo vincere - conclude de Magistris - e comunque lotteremo. Solo chi non lotta ha già perso".

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