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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Indagato de Magistris: ipotesi abuso d'ufficio nella nomina del capo dei vigili

Come riportato dal settimanale L'Espresso, la procura ipotizza che il sindaco possa aver favorito Luigi Acanfora, che sarebbe privo dei titoli necessari. L'inchiesta è nata da un esposto dell'ex numero uno della municipale Luigi Sementa

Tegola giudiziaria per il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: secondo Emiliano Fittipaldi e Nello Trocchia dell'Espresso, il primo cittadino sarebbe sotto inchiesta – da parte della Procura di Napoli – per abuso d'ufficio. Nella ricostruzione del settimanale, secondo i pm, de Magistris avrebbe favorito l'amico Luigi Acanfora nella nomina a comandante dei vigili urbani.
Acanfora, del quale de Magistris è stato testimone di nozze, è tenente colonnello della guardia di finanza, e per questo privo dei titoli previsti dalla legge per ricoprire l'incarico: non ha esperienza in funzioni dirigenziali in quanto il suo grado non è equiparabile alla qualifica da dirigente.

La guida del corpo di polizia municipale era vacante da più di un anno prima della nomina, lo scorso dicembre, di Acanfora. Poi a febbraio è decaduta in seguito alla bocciatura del piano di riequilibrio delle finanze comunai da parte della Corte dei Conti. "La casella per ora non sarà coperta – ha spiegato il mese scorso il sindaco – ma il prescelto è il colonnello Acanfora. Per il momento non è stato possibile procedere alla nomina, per i prossimi mesi la sede di comando della polizia sarà vacante".

L'indagine della procura però potrebbe mischiare ulteriormente le carte. Tutto è nato dall'esposto presentato dal generale Luigi Sementa, a capo del corpo dal 2008 al luglio 2012. Pessimi i suoi rapporti con de Magistris nel solo anno di convivenza. Sementa, dopo l'indicazione di Acanfora, si è rivolto ai magistrati perché a parer suo la nomina di Acanfora sarebbe avvenuta senza comparazione “di curricula, pure regolarmente pervenuti”.

De Magistris respinge le accuse: "Acanfora, qualora diventasse comandante della polizia municipale come io spero, proviene dalla guardia di finanza e, insieme a me, ha portato avanti indagini contro le ecomafie, la corruzione e le massonerie deviate". "Certo – ironizza a proposito del suo essere stato testimone di nozze del capo della municipale in pectore – ho avuto il torto di farlo conoscere ad un magistrato di Catanzaro con cui, poi, si è sposato".

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