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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

De Magistris: "Mio fratello Claudio è un professionista, va contrattualizzato"

Il sindaco su facebook a proposito dell'ipotesi che suo fratello venga messo sotto contratto dalla Fondazione Forum delle Culture: "Ha lavorato gratis, come tutti ha diritto ad un salario"

L'ipotesi che il fratello del sindaco de Magistris, Claudio, possa essere contrattualizzato all'interno della fondazione che si occupa del Forum delle Culture, è da giorni al centro del dibattito politico. Al punto che lo stesso sindaco, in un post su facebook, è intervenuto a difesa della professionalità di suo fratello e contro le accuse di “familismo” rivolte alle recenti scelte dell'amministrazione cittadina.

“La condizione lavorativa di mio fratello Claudio – scrive Luigi de Magistris – sembra essere diventata uno di quei temi da cui dipendono le sorti dell'amministrazione e della città. In alcuni casi l'argomento viene utilizzato strumentalmente per la battaglia politica, in modo poco onesto per colpirmi, altre volte invece viene posto con sincerità ricercando, dai diretti interessati, una considerazione, una visione, una opinione. Non nego che questo tema possa avere una sua rilevanza pubblica e, dunque, come fatto altre volte, voglio poter esprimere il mio punto di vista, essendo chiamato in causa in prima persona. L'ipotesi di offrire, per mezzo della Fondazione Forum, un contratto a Claudio de Magistris, del resto, sta animando il dibattito politico e mediatico di agosto, con risvolti addirittura nazionali. Evocando concetti come il familismo, scomodando temi come la questione morale.

Onestamente credo sia un po' troppo: troppo eccessiva l'attenzione, troppo alta la polemica ad alzo zero sollevatasi. Proverò comunque a dire la mia, in particolare per spiegare ai cittadini. Claudio è stato determinante nella competizione elettorale da me vinta, per il suo impegno politico e per la sua capacità nel settore della comunicazione e dell'organizzazione degli eventi. Lo possono riconoscere tutti, è storia dimostrata dalla cronaca di quel periodo eccezionale. Claudio è stato anche il ponte con Napoli quando me ne sono allontanato per alcuni anni, gli occhi sinceri sulla città, il termometro di ciò che accadeva. Claudio è stato, infatti, il maggior promotore di quella sfida che abbiamo poi vinto. Insieme a lui, tantissimi giovani che hanno fatto con me la campagna elettorale, animati dalla speranza politica di una nuova stagione per Napoli. Loro hanno vinto quella elezione, insieme ai tanti cittadini che mi hanno accordato fiducia. Non avevo partiti e non avevo apparati. Ma avevo loro. Diventato sindaco, una parte di questa 'squadra' di sognatori, anche inesperti ma assolutamente onesti e volenterosi, mi ha seguito a Palazzo San Giacomo, dove lavorano ancora oggi. Mio fratello ha fatto lo stesso. Allora però si decise di non contrattualizzare il suo ruolo, essendo tra l'altro egli impegnato e retribuito dal partito Idv per il settore della comunicazione.

Claudio era già prima della campagna elettorale un professionista noto in città, avrebbe continuato ad esserlo anche dall'interno dell'amministrazione e, pensavamo allora, avrebbe dimostrato il suo valore. Quale? Quello appunto testimoniato sul campo: Bruce Springsteen, Manu Chao, Coppa Davis, Giro d'Italia e mi fermo qui. Dopo due anni, Claudio ha confermato di essere ciò che era anche prima e che è sempre stato - un professionista di un settore come gli eventi e la comunicazione - ma ha anche dato prova di essere, quindi, una risorsa per l'amministrazione di una città che necessita, dopo anni di riduzione a metropoli dei rifiuti, di ricostruire una sua immagine e la sua capacità attrattiva. Per questo oggi, a differenza di ieri, mi sembra cambiato il contesto iniziale e mi sembra ci siano tutti i presupposti per aprire una riflessione sulla possibilità che egli veda una formalizzazione del suo ruolo e del suo impegno. Essendo un lavoratore che, come tutti, ha diritto ad un salario, essendo un professionista a cui vanno riconosciuti competenza e sacrificio, essendo una risorsa per la nostra amministrazione, per la quale ha lavorato gratis fino ad ora. Si tratta inoltre di una possibilità non impedita dalla legge. Una legge che, anche in relazione allo stesso staff del sindaco, per esempio, riconosce la natura fiduciaria e dunque la nomina diretta per i ruoli di stretta collaborazione con il sindaco. Ed è difficile pensare che possa essere diversamente, viste le responsabilità che un amministratore si assume e di cui deve poi rispondere, spesso non solo davanti ai cittadini nel momento del ritorno alle urne. Responsabilità che nascono da decisioni che si fondano sul lavoro dei suoi più stretti collaboratori, di cui egli deve potersi pienamente fidare e di cui, anche in questo caso, si assume la responsabilità di nomina.

Claudio, indipendentemente dal suo dna e dalla sua appartenenza familiare, è un professionista che ha contribuito alla vittoria elettorale e ha portato un valore aggiunto alla nostra attività di amministratori. E sono così convinto di questo suo valore, che in campagna elettorale è sempre stato visibilmente al mio fianco. Così come al mio fianco, visibilmente, è stato quando ho messo piede a San Giacomo, dove tutti lo hanno sempre considerato Claudio, un lavoratore esperto, un professionista. De Magistris è sempre venuto dopo. Soprattutto per quanti credono al merito”.

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