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De Magistris: "Ci vogliono vedere soccombere, non dobbiamo pagare questi debiti"

Il sindaco di Napoli con un lungo post su Facebook chiede al Governo di cancellare i debiti "che pesano come macigni" sulle casse comunali. "Noi abbiamo lavorato per risanare il Comune, loro vogliono far pagare le guardie e lasciare i ladri impuniti"

“Sono troppo indignato in questi giorni. Non riesco a trovare pace per questa ulteriore ingiustizia che si è abbattuta come una pietra istituzionale sulla nostra Città. Ho ereditato sette anni fa una città sostanzialmente in dissesto: senza soldi, sommersa da debiti, invasa dai rifiuti. [...] Abbiamo lavorato tantissimo sulla finanza locale, sui conti, sui bilanci. Più superavamo ostacoli e più ce li mettevano. Come un video gioco istituzionale crudele. Per far male a noi, alla città, ai suoi abitanti. Per farci andare in dissesto, senza avere il coraggio di ammetterlo. Hanno cambiato leggi mutando le carte in tavola, hanno tagliato trasferimenti, messo gabbie normative e finanziarie, ci hanno impedito di assumere, di investire, di amministrare. [...] Sapendo che finalmente possiamo accelerare avendo risanato i conti, ti fanno cadere addosso due meteoriti istituzionali. Il primo meteorite è un debito di circa cento milioni contratto dallo Stato nel 1981 con il commissariamento post-terremoto (cd. CR8). Il secondo meteorite è un debito di circa sessanta milioni del commissariamento dello Stato sull'emergenza rifiuti di circa dieci anni fa (cd. UTA). Il primo debito ha già prodotto da un anno il blocco delle casse del Comune di Napoli con il pignoramento operato dal creditore. Andiamo avanti, garantendo i servizi minimi, grazie alle anticipazioni di cassa con cui si pagano interessi al tesoriere (che ci guadagna). [...] Il Governo si è impegnato per giovedì, dopo mesi e mesi di incontri, scontri e lotte (da ultimo in piazza a Montecitorio), ad intervenire affinché si possa definire la questione del debito e del pignoramento. Vediamo se è la volta buona. Ma non finisce qui perché nel frattempo la Corte dei Conti - per questi debiti che non ci appartengono per nulla e che correttamente abbiamo gestito nel redarre il bilancio in contestazione - ci applica, con un provvedimento infondato ed ingiusto, la sanzione. Avremo, quindi, un taglio dei trasferimenti pari alle somme che lo Stato non ha pagato per i due debiti. Quindi dobbiamo pagare noi allo Stato la somma che lo Stato non ha pagato. È il gioco delle tre carte sulla pelle dei cittadini napoletani. [...] Noi che abbiamo ripulito la città dai rifiuti, dalla politica inquinata, dai bilanci truccati, dobbiamo pagare per debiti dello Stato contratti nelle due stagioni più permeate dall'intreccio affari, politica e camorra: il post-terremoto e l'emergenza rifiuti. Come a dire che i ladri rimangono impuniti e le guardie pagano. Un mondo alla rovescia. Una ingiustizia enorme e violenta.[...] È una vergogna senza fine. Questi sono i fatti, sinteticamente illustrati perché ci sarebbe tanto altro da aggiungere. [...] Gli obiettivi da raggiungere subito sono due. Eliminazione immediata del pignoramento perché siamo rimasti senza acqua, pane ed ossigeno. E su questo fondamentale è l'impegno che si è assunto il Presidente del Consiglio. In settimana si deve chiudere questa partita. Secondo obiettivo: necessaria una legge sul debito storico, illegittimo ed odioso nei confronti della popolazione. Non possiamo pagare sanzioni incostituzionali ed ingiuste. Ci vuole una legge, subito. Parte, quindi, una mobilitazione senza precedenti con azioni che stiamo preparando affinché il prossimo Parlamento intervenga immediatamente a sanare una ferita che rischia di costare sangue sociale a cittadini incolpevoli.[...] Perché vogliono far pagare - con questo ennesimo assalto - alla nostra città, ai napoletani e a chi la governa un prezzo così manifestamente ingiusto ed odioso per debiti di quaranta e dieci anni fa? [...] Hanno il timore che saliamo in testa volando sempre più in alto. Se ti attaccano con questa violenza scatta il diritto alla resistenza, se vogliono colpire ed affondare una città, i suoi abitanti ed i suoi rappresentanti democraticamente eletti scatta anche il diritto al contrattacco. Lotteremo fino a quando sarà necessario per un unico risultato: la Vittoria!”

Lo scrive stamani su Facebook il Sindaco de Magistris 

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