"Mentre questi dimostrano tutta la loro inaffidabilità e incapacità c'è un Paese che soffre, c'è un Paese che lavora, c'è un Paese che vorrebbe sognare e non vivere nell'odio, nella paura e nel rancore". Così Luigi de Magistris su quanto sta avvenendo a livello nazionale in politica, con il fallito tentativo di un governo M5S-Lega.

"Ci sono comunità che lottano, come quella napoletana, che avrebbero bisogno, e abbiamo bisogno, ogni giorno, di interloquire con un governo o con un Parlamento - prosegue il primo cittadino - e ci dicono "ma che parliamo a fare". Il Parlamento è fermo, non ci sono le commissioni parlamentari, non c'è un governo con cui puoi andare a discutere nemmeno dell'ordinaria amministrazione. Ma come facciamo ad andare avanti".

Il sindaco è preoccupato perché "questo scenario non si risolve domani". "Questo scenario di assenza di una maggioranza politica, di assenza di una via d'uscita, certe volte per capricci, certe volte per lotte di potere, certe volte per bramosia, certe volte, come mi pare di capire, perché si mettono avanti interessi particolari rispetto all'interesse nazionale del Paese - prosegue - tutto questo non può che preoccuparmi come sindaco e come vice presidente dell'Anci".

DemA, sfida al Governo: "Se si vota a breve, ci saremo"

"Ho sentito anche Antonio Decaro - spiega ancora, a proposito del sindaco di Bari - e ci vedremo nei prossimi giorni perché c'è molta preoccupazione da parte dei sindaci e quella dei primi cittadini rappresenta la preoccupazione dei cittadini. Non so che soluzione si troverà, dove andremo a finire, ma gli errori si accumulano e uno dei più gravi è la legge elettorale".

"Ci troviamo di fronte a una inadeguatezza spaventosa, all'incapacità, nonostante una maggioranza politica, di non essere riusciti a fare un governo e adesso a fare la lotta Di Maio-Salvini contro Mattarella". "Io sinceramente, in questo momento, mi sento di dire "sto col mio popolo" e noi ogni giorno ci mettiamo la faccia e invece di fare chiacchiere lavoriamo". "Forse - conclude il sindaco di Napoli - se il Paese ripartisse dai bisogni, dai diritti e da chi lavora non staremo in questa situazione".