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De Magistris: "Lanzotti rinviato a giudizio. Manfredi lo ha scelto"

L'attacco dell'ex sindaco dopo la notizia che riguarda il processo per voto di scambio a carico del fondatore della lista Azzurri che alle comunali ha sostenuto l'ex rettore della Federico II

Il rinvio a giudizio di Stanislao Lanzotti per voto di scambio ha scosso la politica napoletana. Sulla vicenda è intervenuto anche l'ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris: "La questione morale si pratica, non si predica. Sono sempre stato garantista. La presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva vale per tutti. Anche per Stanislao Lanzotti, consigliere comunale di Forza Italia nella precedente consiliatura, rinviato a giudizio per voto di scambio aggravato dal metodo mafioso, per fatti che sarebbero accaduti durante le elezioni del 2016, quando divenni sindaco con una coalizione alternativa, ovviamente, a quella di Lanzotti. Le carte delle indagini rivelano fatti davvero inquietanti e gravi sui rapporti tra camorra e politica, il tutto per cercare di ostacolare con questi metodi la nostra vittoria. Rammarica che il sindaco Manfredi non abbia esitato ad avere nella sua maggioranza una lista, anche forte e rilevante per la sua vittoria, 'Azzurri', ideata e promossa proprio dal Lanzotti. L’indagine e i fatti erano ben noti, non poteva non sapere. Ha scelto. Il garantismo rimane, l’inopportunità anche". 

Lanzotti, ex consigliere comunale e dirigente cittadino di Forza Italia, nell'ultima tornata elettorale ha deciso di allontanarsi dal suo partito per creare una lista, Azzurri appunto, in appoggio al candidato sindaco di centrosinistra Gaetano Manfredi. La lista ha totalizzato il 5,4 per cento, risultata la quarta della colazione dopo Pd, Manfredi sindaco e Movimento 5 Stelle, eleggendo due consiglieri comunali. Proprio per l'indagine in corso, all'epoca della presentazione della lista Lanzotti annunciò che non si sarebbe candidato attendendo l'esito dell'iter giudiziario. 

In soccorso dell'ex Forza Italia corrono Paolo Cirino Pomicino, Erminia Mazzoni e Giuseppe Gargani che in una nota congiunta affermano: "E' davvero risibile che Luigi De Magistris, dopo aver devastato Napoli per 10 anni, faccia la morale a Stanislao Lanzotti perché rinviato a giudizio per voto di scambio a 6 anni di distanza dai fatti. Lanzotti, impegnato oggi a costruire un partito regionale popolare e liberale, non si è candidato nelle ultime elezioni comunali secondo un costume antico sconosciuto all'ex sindaco di Napoli, rimasto peraltro al suo posto dopo una condanna per abuso di ufficio, che ha invece candidato nella sua lista calabrese Domenico Lucano, già sotto processo e condannato poi a 13 anni. Guasconi senza cultura e senza pudore sono il vero dramma del mezzogiorno". 

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