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De Magistris: "Sanata una profonda ingiustizia. Ora nomi e cognomi"

Il Sindaco di Napoli in conferenza stampa a Palazzo San Giacomo il giorno dopo l'assoluzione per il processo Why Not: "Da accusatore ero diventato accusato. Continuerò a fare nomi e cognomi come ho sempre fatto. Ringrazio i napoletani per l'affetto"

"Ieri è stata sanata una profonda ingiustizia. Ringrazio i miei legali e tutti i napoletani per l'affetto. Oggi mi sento più forte". Così il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il giorno dopo l'assoluzione dall'accusa di abuso d'ufficio nell'ambito del processo "Why Not", ha raccontato in conferenza stampa a Palazzo San Giacomo il suo stato d'animo.

"Mi sono trovato in una situazione in cui da accusatore ero diventato accusato ha spiegato il primo cittadino partenopeo - . Ci tengo a tranquillizzare anche il Presidente del Consiglio: Renzi, stai sereno. Il Sindaco di Napoli è stato assolto e non si è mai avvalso della prescrizione, altrimenti ieri tutto si sarebbe concluso in pochi minuti e non avremmo dovuto aspettare le 19,20. Oggi non parlerò del perchè sono stato fermato come magistrato, lo spiegherò nelle prossime settimane. Mi auguro, però, che qualcuno vada a vedere come è cominciato questo processo e si faccia delle domande. Spero che il Paese si interroghi sul perchè quelle inchieste che stavo conducendo, sono state interrotte".

Conferenza stampa de Magistris su assoluzione © M.Parisi/NapoliToday

De Magistris ha voluto anche ringraziare i cittadini napoletani per l'affetto e tutte le persone che gli sono state vicine nei momenti difficili: "Penso che cosa sarebbe accaduto se un anno fa mi fossi dimesso. Sono qui anche grazie all'affetto dei napoletani. Non abbiamo mai mollato e devo dire che anche tanti miei oppositori mi hanno mostrato solidarietà. Oggi mi sento più forte. I giudici in cui mi sono imbattuto ieri si sono dimostrati onesti e molto coraggiosi. Termina per me un calvario istituzionale, ma sono consapevole del fatto che questa storia non finirà mai. Nelle prossime settimane, ripeto, farò nomi e cognomi, come ho sempre fatto".

"La mia vicenda - ha concluso il Sindaco di Napoli - non è locale, ma nazionale. Tanti tra quelli che mi hanno ostacolato, oggi sono nelle istituzioni. In questi dieci anni ho ricevuto addosso tanto fango, anche dal mondo mediatico. Ancora oggi si continuano a scrivere falsità su di me. E' stata ristabilita la volontà popolare, nonostante abbiano cercato di farci cadere in tutti i modi. La Legge Severino? Voglio ricordare solo che la Severino era l'avvocato di Prodi e con il suo studio legale è stata tra quelli che si sono più battuti per la mia condanna. Ma di queste cose ne parleremo approfonditamente nelle prossime settimane".

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