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Sabato, 20 Aprile 2024
La polemica

De Luca ancora all'attacco: “Delle nullità sporcano le pagine dei giornali”

Il presidente della Regione ha parlato del sostegno al cinema in Campania dopo i successi nei David di Donatello

"Spero che anche qualche settore del mondo dell'informazione, oltre che preoccuparsi di alcune palle municipaliste e provincialistiche, dica la notizia per quella che è. Noi siamo interessati come Regione alla verità, dire quello che è reale. Non ci piace né fare millantato credito né perdere tempo appresso a tre imbecilli che sporcano le pagine di giornale essendo delle nullità". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca parlando di cinema e cultura a margine di un evento a Napoli. Il governatore ha sottolineato come "tutti i prodotti che hanno ricevuto dei premi e dei riconoscimenti" ai David di Donatello "sono prodotti che hanno goduto di un finanziamento della Film Commission della Regione Campania". "Fino a qualche anno fa - ha evidenziato - non c'era neanche un euro a sostegno per le attività cinematografiche. Abbiamo finanziato la legge sul cinema e stiamo ottenendo risultati straordinari. Noi incontriamo domani nel teatro del museo Mann tutti gli operatori culturali della Regione Campania. Abbiamo già avuto due giorni fa un incontro con tutti i responsabili dei musei, delle biblioteche e degli archivi della Regione con i quali abbiamo constatato che il 95% di quello che si muove in Campania sul piano della cultura è finanziato dalla Regione".

Il conflitto in Ucraina

"Credo che siamo in una situazione estremamente delicata e francamente credo che ci sia in Italia una sottovalutazione del problema. Abbiamo un problema di forniture, di tempi, abbiamo un problema di costi. L'Italia non è in grado di risolvere il problema prima di due o tre anni, da qui a due o tre anni dobbiamo utilizzare le risorse energetiche che abbiamo. Tutto il resto sono chiacchiere e io credo che dobbiamo avere la forza politica e il coraggio di dire con grande chiarezza che l'Italia non può mettere in ginocchio il suo sistema produttivo sull'altare di un conflitto di cui non si capisce bene l'esito. Difendere gli interessi nazionali non è né un optional né un tradimento di chissà quali alleanze, è semplicemente il dovere del governo italiano. Questo è l'orientamento mio e della Regione Campania".

Il porto di Napoli 

"La mia opinione è che al porto di Napoli abbiamo perso cinque anni di tempo, a vuoto, e non abbiamo concluso niente. La nuova direzione dell'autorità di sistema credo che sia in grado di rilanciare gli investimenti. Noi abbiamo su Napoli investimenti rilevantissimi". "Sia su Napoli che su Salerno in modo particolare ci siamo concentrati come Regione - spiega - nella proposta di realizzare la bretella ferroviaria di traccia, cioè garantire il collegamento tra il porto e le aree retroportuali senza devastare la fascia costiera di San Giovanni. A San Giovanni vogliamo realizzare, come abbiamo detto, il lungomare orientale della città di Napoli, gli investimenti sono stati decisi dal governo su traccia. Adesso dobbiamo soltanto dotarci dei progetti, dei pareri e fare immediatamente le gare.

Questo vale sia per i collegamenti ferroviari, sia per i collegamenti stradali, sia per la realizzazione di impianti elettrici dentro il porto ma anche per il trasporto di metano dentro i porti. Dobbiamo, per esempio, adottare un sistema presente negli altri paesi, cioè lo spegnimento dei motori a gasolio delle navi e il collegamento con gli impianti elettrici per evitare inquinamento ma anche per un risparmio energetico. Sono grandi progetti che sono in corso, i finanziamenti ci sono e io sono fiducioso sulla capacità operativa della nuova direzione dell'autorità portuale. Credo di conoscere il presidente dell'autorità portuale, il segretario generale e quindi mi permetto di esprimere fiducia. Sugli anni passati Napoli ha vissuto anni di narcotizzazione, diciamo così". Il governatore parla di "fretta" e aggiunge: "Sì, che dobbiamo aspettare? Abbiamo tempi che sono dettati dal Pnrr, veramente non c'è un minuto di tempo da perdere. Io metto sempre nel conto che quando partiamo dobbiamo sempre fare i conti con la palude burocratica del nostro Paese che rimane sostanzialmente tutta in piedi, nonostante il Pnrr".

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