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Referendum, De Luca: indagine per ipotesi di istigazione al voto di scambio

Un'ipotesi di istigazione al voto di scambio è nel fascicolo aperto dalla Procura di Napoli sulle parole pronunciate dal Governatore della Campania nel corso di un incontro sul Referendum con alcuni sindaci all'Hotel Ramada del 15 novembre scorso

Un'ipotesi di istigazione al voto di scambio è nel fascicolo aperto dalla Procura di Napoli sulle parole pronunciate dal Governatore della Campania Vincenzo De Luca nel corso di un incontro sul Referendum con alcuni sindaci all'Hotel Ramada di Napoli del 15 novembre scorso. A riferirlo è Repubblica Napoli.

Il pm Stefania Buda ha, dunque, iscritto il fascicolo con l'ipotesi di istigazione al voto di scambio. Un passaggio che, dopo una prima fase in cui si procedeva per "fatti non costituenti notizie di reato", consente agli inquirenti di avviare accertamenti più approfonditi.

Della questione il Presidente De Luca ne ha parlato anche nel corso del dibattito in Consiglio Regionale: "Siccome sentivo poco entusiasmo per il referendum, ho detto fate appello alla gente, magari offrendo una cena, un viaggio. Ma non vi vergognate? La Regione non dovrebbe essere gettata nella paralisi per una battuta goliardica. Si è fatto appello ai sindaci per il porta a porta. E quale doveva essere l'appello di fronte a un referendum che non suscitava entusiasmo? Stiamo parlando di banalità. C'è da vergognarsi per aver trasformato una battuta, al termine di una riunione, in un problema di democrazia".

La risposta di De Luca sulla vicenda: "Quando hai la coscienza tranquilla si va avanti oppure qui moriamo di avvisi di garanzia mentre i cittadini non hanno neanche i servizi essenziali".

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