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De Luca: "Favorire il dialogo, agli ucraini serve il cessate il fuoco e non l'ingresso nella Nato"

Nel consueto punto della situazione del venerdì il governatore campano ha spaziato dall'analisi del conflitto in corso all'utilizzo dei fondi Pnrr, per i quali è necessario "portare avanti la sburocratizzazione del paese"

"Lavoriamo con uno stato d'animo condizionato dalla guerra". È un Vincenzo De Luca di respiro europeo quello del consueto appuntamento social del venerdì. Spinge sul dialogo tra Russia e Ucraina il governatore, sottolineando intanto che "il Covid è ormai alle spalle", e puntando sul fronte italiano il dito contro i ministeri che rallentano l'utilizzo dei fondi Pnrr nel nome di una "palude di burocrazia".

Guerra in Ucraina: "Favorire il dialogo"

Nessuna necessità di portare l'Ucraina nell'Alleanza Atlantica, piuttosto aiutare i russi ad uscire dal vicolo cieco in cui si sono cacciati con l'errore di far guerra. De Luca è chiaro: "La situazione in Ucraina va aggravandosi e le immagini che arrivano sono drammatiche. Ci auguriamo che ci sia anche qualcuno che lavori ad una diplomazia sotterranea per trovare una via d'uscita. Un fatto positivo è che due delegazioni ucraina e russa si siano incontrate per stabilire corridoi umanitari, ma serve un cessate il fuoco che non vedo verosimile a brevissimo". "Adesso chi paga sono i civili, le donne, gli anziani, i bambini, come sempre in ogni guerra - va avanti il numero uno di Palazzo Santa Lucia - Quello che noi dobbiamo fare è costruire il clima per favorire il dialogo, non alimentare le tensioni. Non so se l'invio di armi contribuirà alla ripresa di un dialogo. In altre circostanze le armi alla fine sono finite nelle mani sbagliate".

Piuttosto per De Luca "serve anche trovare una via d'uscita per la Russia che ha dato inizio a questo conflitto, ho la sensazione che si sia chiusa in un vicolo cieco e che serva aiutare i russi a trovare una soluzione onorevole. Più si prolunga il conflitto più ci sarà un uso di armi sempre più potenti". "Cosa vuol dire favorire il dialogo? - incalza De Luca - Innanzitutto avere misura nelle parole e nei comportamenti. L'Italia ha iniziato timida e adesso pare voglia essere la nazione più oltranzista. Occorre mantenere la calma, 80 anni fa sono stati gli italiani ad invadere Russia e Ucraina, 200mila italiani insieme alle truppe naziste. Una campagna d'invasione che ha prodotto fucilazioni, stermini e stupri di massa. Serve sobrietà, per ragioni storiche e perché il compito che abbiamo oggi è favorire il dialogo, non attestarsi su questioni di principio. La Russia ha un'enorme responsabilità per aver promosso un'aggressione militare. Ma ricordiamo che per tutti gli anni '90 qualcuno in occidente ha teorizzato le guerre preventive. Ci sono state invasioni in Iraq, Siria, Afghanistan, Libia, è stata bombardata la Serbia. Il tutto per portare lì democrazia. Il risultato prodotto è stato portare solo nuovi lutti e nuove distruzioni, tutto meno che la democrazia".

"Non so quanto sia utile interrompere rapporti sul piano culturale con esponenti del mondo russo, non so a cosa serva - aggiunge il governatore - Se anziché favorire l'incontro e il dialogo favoriamo gli ultimatum la danneggiamo la battaglia per la pace. Si è impedito la partecipazione alle paraolimpiadi ad atleti disabili russi. Mi chiedo cosa c'entrino con l'aggressione all'Ucraina. Non vorrei che aggiungessimo ingiustizia alla barbarie della guerra. Se rifiutiamo la collaborazione di un esponente musicale perché non parla della guerra in Ucraina, poi non possiamo chiedere di venire alle olimpiadi in Italia esponenti della Cina popolare dimenticando le politiche repressive nei riguardi degli Uiguri. Attenti a non scivolare sul piano di semplificazioni e demagogia, magari anche con le migliori intenzioni. Non certo così aiutiamo gli ucraini che sono sotto le bombe, la cui esigenza non sono le questioni di principio ma il cessate il fuoco".

"Putin e la Russia - ha aggiunto ancora De Luca - hanno commesso errori gravissimi. Hanno puntato sulla divisione dell'Europa ma anzi questa è stata più che mai unita. Oggi ha mostrato un volto di unità importante. Poi hanno sbagliato nella valutazione della situazione ucraina, della capacità di resistenza e l'orgoglio nazionale degli ucraini. Ha sbagliato chi ha promosso questa guerra perché sta determinando effetti collaterali. La Germania ha deciso il riarmo, investendo il 2% del suo Pil in spese militari. Dobbiamo fare molta attenzione, e una volta tanto riuscire a pensare in anticipo a cosa succederà. Stare attenti ed esercitare la ragione. Quando è caduto il muro di Berlino e si è decisa la riunificazione della Germania c'era un'intesa implicita tra le potenze che avevano vinto la seconda guerra mondiale. Il consenso all'unificazione tedesca vincolando però la Germania a moneta unica ed Unione Europea. Stiamo attenti quando comincia il riarmo, quale che sia la motivazione e la nazione".

"Un errore drammatico della Russia ha determinato la rottura di tutti gli equilibri. Dobbiamo, come paesi occidentali, costruire noi la via d'uscita di questa tragedia, creare un equilibrio che non provochi tra 10 anni un conflitto non in Ucraina, ma in Europa. Il tempo passa così come le generazioni, e si affievolisce la memoria delle tragedie. Stiamo attenti e cerchiamo di costruire oggi la pace". "Non avremmo voluto vivere questi giorni, vedere queste immagini. Dobbiamo fare di tutto pe ritrovare la strada del dialogo. La priorità non è estendere la Nato, ma la pace e il cessate il fuoco", chiosa quindi sul tema.

Gli aiuti messi in campo e l'attenzione a focolai Covid

De Luca si è anche soffermato sugli aiuti in campo per i profughi. "Abbiamo dato la massima disponibilità ad accogliere i profughi ucraini e già oggi ne arriveranno a centinaia - spiega - Qui dobbiamo fare attenzione ad un aspetto, garantire che sul piano sanitario non ci siano diffusioni di contagio (da Covid, ndR). Purtroppo lì i vaccinati sono intorno al 35%. Nel momento in cui com'è doveroso apriamo loro le braccia dobbiamo anche sapere che c'è da stare attenti. Avranno un periodo transitorio di quarantena, dobbiamo vaccinarli. Per evitare focolai, ed evitare varianti Covid che non conosciamo".

"La Campania e il Pnrr: "Sburocratizzare e eliminare l'abuso in atto d'ufficio"

Immancabile il riferimento ai finanziamenti del Pnrr. "Intanto dobbiamo lavorare a casa nostra - sono ancora le parole del presidente della Campania - Abbiamo scadenze stringenti sull'utilizzo del Pnrr. Abbiamo presentato col ministro Giovannini l'avvio di due lotti di Alta Velocità in regione per sei miliardi di investimenti. Una grande opera tra le cose più importanti per il meridione. Emerge però come sempre il problema della sburocratizzazione, necessaria per rimettere in moto l'economia. Non tutti i ministeri si muovono con la stessa rapidità, alcuni restano nella grande palude burocratica. Dobbiamo modificare il codice degli appalti, eliminare l'abuso in atto d'ufficio che paralizza l'Italia".

Il punto sui lavori in regione

Come di consueto De Luca ha fatto anche il punto sui cantieri in partenza. "Da noi vanno avanti gli investimenti in edilizia sanitaria - aggiunge - Sottolineo però l'allarme delle case di comunità che dovremmo realizzare, 169. Nessuno però ci ha detto con quale personale dovremmo gestirle. Se non si decide qual è il personale da assumere l'ipotesi, sulla carta interessante, resterà sulla carta. Rischiano di dimostrarsi una grande iniziativa propagandistica senza alcun risultato pratico. Ad oggi non siamo stati autorizzati ad avviare i programmi di assunzione del personale necessario".

E ancora: "Stiamo lavorando anche per stabilizzare le centinaia di infermieri che abbiamo assunto transitoriamente nelle nostre Asl per affrontare il Covid. Stiamo lavorando ad una proroga fino a dicembre per poi organizzare la stabilizzazione definitiva di questo personale, fondamentale per affrontare la quarta ondata del contagio".

"Intanto la situazione è sotto controllo e ci sono le condizioni per riaprire le attività ordinarie sospese in questo periodo", è l'unico riferimento alla pandemia, definita "oramai alle spalle".

Capitolo ambiente. "Stiamo andando avanti con una serie di cantieri che riguardano l'ambiente, e andiamo avanti per la bonifica del bacino del Sarno. Abbiamo ereditato il nulla cinque anni fa. Partono anche due cantieri importanti, 22 milioni di euro, per lo svuotamento delle vasche di Terzigno e San Giuseppe Vesuviano. Partono anche i lavori per la rete fognaria a Gragnano. Insomma stiamo lavorando per completare, in un anno e mezzo o due, tutto l'intervento di bonifica e depurazione delle acque, garantendo la balneabilità del mare campano. Passeremo dall'essere la regione sulle pagine dei giornali per l'inquinamento e i rifiuti, ad una regione all'avanguardia in Italia per politiche ambientali e completamento del ciclo delle acque". E ancora: "Abbiamo deciso l'acquisto di 103 autobus che saranno prodotti in Campania, un altro splendido intervento che riguarda sia la qualità dei servizi che la tenuta della nostra industria in questo comparto produttivo".

Infine, un riferimento al ritorno degli screening oncologici: "Il 7 e l'8 di questo mese riguarda la campagna sugli screening oncologici, dobbiamo – col Covid alle spalle – riprendere di corsa il lavoro di prevenzione. Avremo i camper anche nelle piazze, per fare lo screening per i tumori al seno, alla cervice dell'utero, al colon retto. Questo per tutte le Asl della regione Campania".

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