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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

De Luca: "Obiettivo 60mila vaccinazioni al giorno da marzo, sarà un'operazione militare"

Il Presidente della Regione Campania ha fatto il consueto punto del venerdì sull'emergenza epidemiologica sul territorio e sulla situazione vaccini

"Per quanto riguarda la distribuzione dei vaccini, il Governo ha fatto un piano che noi abbiamo contestato dall'inizio, perchè penalizzante per la nostra regione. Il piano era rapportato su due parametri: il primo per numero di dipendenti delle strutture sanitarie, il secondo per numero di anziani ospitati nelle Rsa. Così abbiamo registrato uno squilibrio di decine di migliaia di vaccini rispetto alle altre grandi regioni italiane. Abbiamo chiesto un riequilibrio, abbiamo assistito a un mercato nero dei vaccini e abbiamo denunciato. Qualcuno ha detto che la Campania non ha accumulato le scorte, un'idiozia. Che scorte devo accumulare se non ho neanche la dotazione che serve? Ci tuteleremo in tutte le sedi. Chiederemo l'invalidazione del piano di distribuzione approvato 20 giorni fa. Dobbiamo arrivare ad un criterio uguale per ogni cittadino di questo Paese". Così il Presidente della Regione Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta social del venerdì pomeriggio, ha fatto il punto della situazione sull'emergenza epidemiologica da Covid-19 in Campania e sulla campagna di vaccinazione. 

"Noi - prosegue il Governatore - completeremo per il mese di gennaio e per i primi giorni di febbraio, se abbiamo quello che ci manca, le somministrazioni della seconda dose. Poi da inizio febbraio dovrebbe iniziare la distribuzione sulla base della popolazione residente nelle diverse regioni e dovremmo recuperare ciò che ci è stato sottratto. Noi intendiamo completare la vaccinazione di tutta la popolazione campana entro il 2021. Stiamo lavorando in queste ore, per attrezzare in tutta la regione, per quando da marzo inizieremo la vaccinazione di massa, circa 150 punti di somministrazione. Dobbiamo arrivare a vaccinare 4,6 milioni di persone in Campania. Sarà un'operazione di carattere militare se vogliamo arrivare all'obiettivo, sempre che arriveranno i vaccini. Noi vogliamo solo ciò che ci spetta, niente di più, niente di meno. Da inizio marzo dobbiamo iniziare a vaccinare tutti. L'obiettivo è fare circa 60mila vaccinazioni al giorno. E' uno sforzo gigantesco, ma non abbiamo alternative. Fin quando non abbiamo vaccinato tutta la popolazione, non avremo mai la tranquillità per la ripresa di tutti i settori e per far cessare questo calvario. E' una guerra, dobbiamo guardarci le spalle e combattere quando ci troviamo di fronte ad operazioni non corrette a danno della nostra regione". 

"Anche oggi la percentuale dei positivi è di circa l'8%, con circa 14/15mila tamponi analizzati. Quando si viaggia a circa 1000 positivi al giorno, vuol dire che dobbiamo camminare sul filo del rasoio e fare attenzione. La Campania è in zona gialla, ma dobbiamo essere più attenti degli altri. Nessun rilassamento, fin quando non avremo completato la campagna di vaccinazione. Non ci vuole niente per tornare ad essere una zona a rischio. Non facciamo i fenomeni. A livello sanitario stiamo avendo una buona tenuta. Siamo tra le migliori regioni d'Italia per terapie intensive e ricoveri ospedalieri", ha spiegato il numero uno di Palazzo Santa Lucia parlando dei dati del contagio. 

De Luca ha fatto anche il punto sulla situazione delle scuole: "Per le scuole noi avevamo un obiettivo, già annunciato nelle scorse settimane. Noi riapriamo le scuole sulla base di una valutazione dello stato dell'epidemia, per garantire alunni, personale scolastico e famiglie, perchè così ragiona in maniera seria. Dovevamo verificare lo stato dell'epidemia, quando abbiamo deciso di prenderci il mese di gennaio per valutare. Il 25 dovrebbero riaprire le scuole primarie, come avevamo previsto. Lasciamo sempre un margine di discrezionalità alle amministrazioni comunali. Poi, dice la sentenza del Tar, dal 1° febbraio iniziamo con la ripresa delle scuole secondarie. Era quello che volevamo ottenere. Nel frattempo abbiamo lavorato sul settore trasporti e la situazione è buona. Qui fanno ricorsi contro la didattica a distanza come se l'epidemia non esistesse. Quando c'è un alunno positivo in una classe, noi dobbiamo mettere in quarantena tutta la classe. Dobbiamo controllare che nelle scuole non scoppiano focolai, spero sia chiaro questo aspetto". 

Il presidente della regione ha fatto cenno anche alla crisi di Governo: "Abbiamo assistito ad uno spettacolo difficile da definire con aggettivi appropriati. Se dovessimo giudicare ciò che abbiamo visto, dovremmo cadere in una depressione nera. Continuo a pensare che serva la riapertura dei manicomi. Se confrontiamo le vicende degli altri paesi, ecco che cadiamo in depressione. Noi possiamo confrontrarci solo con circhi equestri. Abbiamo visto saltimbanco, di tutto. Comunque vada la crisi finirà male, sia che si vada ad elezioni anticipate che si trascini questo lungo calvario. Siamo un Paese dove finchè non si va a sbattere con la testa contro il muro, non si recupera il senso di responsabilità necessario". 

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