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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

De Luca: "Situazione delicata in Campania. Siamo la regione più a rischio di diffusione del contagio"

Il Presidente della Regione ha fatto il consueto punto del venerdì sulla situazione epidemiologica in Campania

"La situazione della Campania è delicata. Resta qualche piccola area di irresponsabilità, nonostante siamo in zona rossa. L'indice Rt della scorsa settimana è dell'1,65%. Dobbiamo stare attenti. Siamo la regione più a rischio di diffusione del contagio, a causa dell'alta densità abitativa, soprattutto con queste nuove varianti. Non possiamo scherzare e quello che dobbiamo decidere, dobbiamo deciderlo. Perchè bisogna difendere la vita. Abbiamo un alto numero di sintomatici. Stiamo reggendo con le terapie intensive e le degenze in area medica. Non abbiamo chiuso altri reparti per accogliere pazienti Covid. Stiamo cercando di resistere, fino alla fine. Per le terapie intensiva siamo al 27% come percentuale di occupazione. La soglia critica è al 30%. Se andiamo oltre, fino ad arrivare al 35%, saremo costretti a chiudere altri reparti. Abbiamo oggi in Campania anche qualche ragazzo tra i 16 e i 18 anni in terapia intensiva. Quando abbiamo deciso che da noi non si va nelle seconde case, è perchè la situazione è delicata. Qualsiasi spostamento in più, rappresenta un rischio per il contagio, soprattutto nella settimana di Pasqua". Così il Presidente della Regione Vincenzo De Luca ha parlato, nel corso della consueta diretta social del venerdì pomeriggio, della situazione epidemiologica in Campania.  

Il Governatore ha fatto anche il punto della situazione sulla campagna vaccinale: "Oggi abbiamo chiuso la questione Astrazeneca. Riparte anche in Campania la campagna di vaccinazione. Noi abbiamo già vaccinato 140mila persone con questo vaccino e non abbiamo avuto effetti di particolare rilievo. Bisogna procedere, usando la ragione. Per quanto riguarda le vaccinazioni, abbiamo vaccinato con la prima dose 633mila cittadini. E' già un dato rilevante. C'è già una forma di barriera che copre al 50%, ma copre. Tutto il personale sanitario ha completato anche la seconda dose, risultato strategico per il sistema ospedaliero. Per gli over 80 in 63mila hanno ricevuto anche la seconda dose. Se ci sarà un vaccino per i giovani, daremo priorità al mondo della scuola, perchè capiamo benissimo che tenere le scuole chiuse è un grosso problema. Faremo il possibile, ma abbiamo il dovere di garantire la vita. Ora bisogna proseguire a completare la vaccinazione per gli ultraottantenni che non potevano recarsi presso i centri vaccinali. Per alcune categorie di pazienti fragili, contiamo sulla collaborazione dei medici di famiglia, per consentirci di vaccinare in tempi rapidi". 

De Luca è tornato anche sulla giornata nazionale della memoria per le vittime del Covid-19: "Quella di ieri è stata una giornata triste, nel ricordo delle vittime del Covid nel nostro Paese. In queste settimane stiamo rivivendo immagini drammatiche, già viste. La cosa da difendere, prima di tutto, è la vita. La cosa principale da decidere un anno fa era organizzarsi per produrre vaccini in Italia. E' stato un grave errore. Adesso pare stiamo capendo che quando si è in guerra bisogna correre ed evitare formalismi. Ho visto che per i vaccini il Governo sta pensando a testimonial famosi per dare fiducia ai cittadini. Spero che non saranno sottoposti ad una campagna di sciacallagio mediatico, come accadde quando feci la stessa cosa io".

Chiusura sulle card di avvenuta vaccinazione: ""Per quanto riguarda le tessere di certificazione dell'avvenuta vaccinazione, abbiamo già distribuito 120mila card. Vedo che a livello europeo e internazionale stanno cominciando a ragionare in tal senso. Noi, invece, le abbiamo già prodotte. Nella giornata di oggi si completa la gara per 4 milioni e 200mila tessere da distribuire ai cittadini che hanno fatto la vaccinazione completa. La tessera ha un microchip integrato che consente di fare la verifica dell'avvenuta vaccinazione anche con un cellulare, nel rispetto della privacy. Questa tessera ovviamente ci serve anche per uscire quanto prima possibile dal clima, dagli obbilghi e dai vincoli del Covid. Sarà possibile, ad esempio, ammettere nei cinema, nei musei, nei ristoranti, senza discriminare nessuno. Insomma, si potrà dire che se vuoi fare un matrimonio o celebrare qualche evento, se certifichi che i partecipanti hanno fatto il vaccino, possiamo aprire sempre di più le opportunità. Per questo la priorità è vaccinare quante più persone è possibile". 

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