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Covid, De Luca: "Siamo ad un passo dalla prospettiva di richiudere l'Italia. Contagi triplicati fra gli under 15"

Il Presidente della Regione ha parlato della situazione sanitaria in Campania: "Cominciamo a registrare ingressi nei reparti ordinari che devono preoccuparci"

"Dobbiamo stare attenti. Gli ultimi dati che abbiamo per quanto riguarda il contagio vedono la triplicazione nella fascia d'età sotto i 15 anni, in modo particolare fra gli 11 e i 13 anni. Sappiamo che su questa fascia di età, c'è un problema delicato e qui davvero dobbiamo lavorare con grande sensibilità per avere una campagna di vaccinazione, quando sarà autorizzata. Ma è evidente che se non stiamo attenti, noi rischiamo di dover richiudere tutto. Quello che possiamo e dobbiamo fare nell'immediato è completare la terza dose per tutta la popolazione scolastica. Dico con grande sincerità che non ho più alcuna voglia di parlare con chi non vuol vaccinarsi. Se manca l'alfabeto comune, se parliamo linguaggi diversi, è inutile perdere tempo. Ma se non completiamo, rapidamente, l'immunizzazione del personale scolastico, noi davvero rischiamo un disastro, perchè comunque i bambini non vaccinati sono vettori formidabili della trasmissione del contagio, anche quando non sono sintomatici. Nelle scuole il personale, quindi, rischia di essere estremamente esposto a forme di nuovo contagio. Davvero c'è un pericolo, che probabilmente oggi è il più rilevante, di nuove infezioni. Questa è la priorità assoluta, insieme a quella relativa al personale sanitario, perchè oggi il personale scolastico è il più esposto a nuovi contagi". Così il Presidente della Regione Vincenzo De Luca, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia per la presentazione del Protocollo d'intesa con l'Ordine degli Psicologi per il supporto ai bambini e agli adolescenti che in questo periodo pandemico vivono situazioni di disagio, ha parlato dell'emergenza Covid in Campania. 

Il Governatore ha rilasciato ulteriori dichiarazioni a margine della conferenza, parlando con i giornalisti della situazione in Italia e nella nostra regione: "Era una storia già scritta. Stiamo ripetendo da settimane che, quando intorno all'Italia abbiamo paesi con livelli drammatici di contagio, era inevitabile che questo contagio arrivasse anche da noi. Poi ci siamo fatti male con le nostre mani. Vorrei mandare qui da Napoli un messaggio di solidarietà ai cittadini di Trieste e del Friuli, una realtà che è stata violentata dalla stupidità e dall'irresponsabilità di chi ha rovinato una comunità alla quale siamo legati tutti quanti, per tante ragioni. Dobbiamo lavorare da subito, senza perdere un minuto di tempo, per completare la vaccinazione. Il Governo sbaglia a rinviare all'inizio di dicembre per la terza dose. Qui non dobbiamo perdere un minuto: una volta passati i 6 mesi, bisogna fare la terza dose, se vogliamo evitare di chiudere l'Italia e le scuole. Siamo ad un passo da questa prospettiva. Noi abbiamo deciso che chiunque abbia fatto la seconda somministrazione da più di 6 mesi, può e deve vaccinarsi, anche senza prenotazione e senza fasce di età".

"Noi - ha aggiunto De Luca - stiamo registrando una serie di focolai. Per il momento sono sotto controllo. Abbiamo avuto ieri pomeriggio la riunione con tutti i direttori generali. Seguiamo settimanalmente l'evoluzione del contagio. Abbiamo detto a tutti i direttori generali di essere pronti con il 'piano B'. Poi c'è il 'piano C' e poi c'è l'emergenza assoluta. Cominciamo a preparare i posti letto adeguati ad un incremento del 20% di contagio. Per quanto riguarda l'ospedale del Mare noi abbiamo ancora attivo il centro Covid, il Covid residence, e abbiamo ancora 50 posti letto che sono liberi. Oggi sinceramente non abbiamo emergenze. Però dobbiamo sapere che fra due settimane arriveremo dove sono arrivati altri paesi d'Europa. E' inevitabile. La preoccupazione più grande, di cui non parla nessuno, è che quando gli irresponsabili determinano la congestione degli ospedali, tolgono diritto alla salute ai malati di tumore, ai pazienti cardiopatici, a chi ha un problema neurologico, perchè è inevitabile che se si riempiono gli ospedali, gli altri pazienti non avranno le cure necessarie. Questo è veramente un delitto. Abbiamo ancora sotto controllo sicuramente le terapie intensive, dove la situazione è soddisfacente, ma cominciamo a registrare ingressi nei reparti ordinari che devono preoccuparci".

"Mobilitiamoci tutti - ha concluso il presidente della Regione - per completare la vaccinazione e indossiamo la mascherina, sempre e tutti, soprattutto sui trasporti pubblici. Quando si esce da scuola o quando si va a scuola, l'assembramento diventa inevitabile. Non c'è altro che la prevenzione: non a caso siamo l'unica regione che ha mantenuto sempre l'obbligo dell'uso della mascherina e adesso ci rendiamo conto dell'utilità". 

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