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De Luca e "clientele", la commissione Antimafia valuta l'avvio di un'inchiesta

Richieste alla Procura di Napoli informazioni urgenti in merito a eventuali indagini in corso. "Verifichiamo i presupposti per l'avvio di una inchiesta", spiega la presidente Rosy Bindi

La Bindi – recentemente al centro di alcune dichiarazioni di De Luca che pure hanno fatto scalpore, quelle rilasciate 'off the record' a Matrix – ha chiarito che la richiesta è arrivata da parte di Gal, Fi, Lega, Sinistra italiana e M5S.

Pd e Area Popolare, che hanno la maggioranza, hanno rifiutato – spiega Carlo Giovanardi, altro componente della commissione Antimafia – "di acquisire l'audio dell'intervento con il quale il Presidente della Campania si è rivolto a 300 amministratori locali della sua regione". "Preso atto del diniego – ha proseguito Giovanardi – abbiamo comunque votato a favore della proposta della presidente Bindi di acquisire informazioni presso la Procura della Repubblica di Napoli su eventuali indagini in corso sulle affermazioni di De Luca e se personaggi citati nell'intervento come esempio da seguire di esperti di clientelismo scientifico e organizzato abbiano a che fare con la criminalità di stampo camorristico diffusa sul territorio".

Durissimi gli esponenti Cinquestelle in commissione: "Si può minacciare di morte la presidente della commissione Antimafia, due giorni dopo [si può] incitare al voto clientelare, assurgere a modello il sindaco di Agropoli e poi fare finta di nulla. Questi sono i nuovi padri costituenti".

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