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L'assessore Cosenza: "Manfredi è un Osimhen, noi i mediani. Le Figaro? Ha scritto anche cose positive"

A Radio Crc ha spiegato: "ll vero tema è la legge di bilancio nazionale. Manfredi è stato molto chiaro: o si dà la possibilità a Napoli di non avere il dissesto o ci dimettiamo tutti quanti"

Abbiamo incontrato i manager dei più grandi fondi di investimenti del mondo. C’è un interesse su Napoli incredibile. Sembra quasi che non si aspettasse altro". Edoardo Cosenza, assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della giunta Manfredi, intervenuto nel corso di Barba&Capelli su Radio Crc ha sottolineato come ci sia voglia di puntare sul capoluogo partenopeo, oltre a puntualizzare degli aspetti su Bagnoli e su quanto scritto da Le Figaro a proposito della città.

"Noi accogliamo con grande favore queste iniziative. Il progetto Est(ra)moenia lo conoscevo bene - ha poi spiegato a proposito di quanto "battezzato" ieri anche alla presenza del governatore Vincenzo De Luca - Conosco la solidità degli imprenditori. Ci vuole un mix delle varie componenti. Anche De Luca vuole fare grandi investimenti, così come il gruppo delle Ferrovie dello stato. La regia è del Comune. La moneta spetterà a noi. Coordineremo le iniziative per il rilancio della città”.

Sull'articolo di Le Figaro, la "squadra" e Bagnoli

Cosenza è intervenuto anche a proposito dell'articolo delle polemiche apparso il mese scorso su Le Figaro, che definiva Napoli "Terzo mondo d'Europa". "Io la giornalista l’ho incontrata - sono le parole dell'assessore - Ha detto che il polo di San Giovanni di cui ci siamo interessati io e Manfredi è un’eccellenza mondiale. Napoli è stata una grande capitale, ma non possiamo nascondere i difetti sotto al tappeto. In questo articolo ci sono anche positive. Giusta la difesa di Napoli, ma serve pragmatismo. Manfredi è un Osimhen. Di mediani alla Gattuso ci sono tanti assessori come me e la squadra è forte e compatta. Il vero tema è la legge di bilancio nazionale. Manfredi è stato molto chiaro: o si dà la possibilità a Napoli di non avere il dissesto o ci dimettiamo tutti quanti".
Infine un commento su Bagnoli: “Iniziamo a vedere, utilizzando termini ingegneristici, ‘invarianti’, cioè indipendentemente le cose da fare sulla grande progettazione di Bagnoli. Ci sono alcune aree come Lido Pola e l’ex Nato da riqualificare. Dobbiamo riprendere i progetti. È paradossale che tutti puntiamo su Napoli Est e non su Bagnoli dove è tutto libero”.

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