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Coronavirus, la proposta: “Facciamo i tamponi a tappeto”

Proposta di diversi esponenti politici. Dal consigliere regionale Zinzi al sindaco di Ottaviano fino al parlamentare Russo

Il consigliere regionale della Campania Giampiero Zinzi chiede l'esecuzione "a tappeto" dei tamponi per accertare la positività al Coronavirus "a cominciare dal personale sanitario". "Le cronache - afferma Zinzi in un comunicato - riportano la notizia del contagio di 20 professionisti, tra primari e medici, negli ultimi 10 giorni. Si tratta di una misura - aggiunge il consigliere regionale - che offrirebbe una garanzia in più, ossia quella di isolare anche i soggetti asintomatici e nel contempo, applicata in via prioritaria al personale sanitario, tutelerebbe la salute dei nostri operatori, delle loro famiglie e anche dei pazienti con cui entrano in contatto.  Non è il tempo delle polemiche - prosegue Zinzi - ma chiedere maggiori controlli per i nostri 'eroi' con il camice è sacrosanto. Effettuare il tampone a tutta la popolazione, poi, consentirebbe di avere un controllo generale sulla diffusione del virus e soprattutto di poter intervenire prima che i sintomi più acuti si manifestino arginando un contagio a catena ed il collasso del nostro sistema sanitario". 

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La proposta del sindaco di Ottaviano

“Tutti i cittadini della Campania, nessuno escluso, deve essere sottoposto al tampone per verificare la positività da Covid – 19: è l’unico modo per garantire sicurezza fisica e psicologica alla gente, per individuare i positivi asintomatici e, in più, porterebbe anche ad un notevole risparmio economico. Possiamo fare i test a domicilio, coinvolgendo i centri diagnostici e le cliniche di tutta la Regione: in pochi giorni tutti finalmente avremo una risposta vera sulla positività da Covid – 19”. A lanciare la proposta è Luca Capasso, sindaco di Ottaviano, che fa un appello al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca in linea con le richieste del consigliere Zinzi.

Spiega Capasso: “Se dotassimo i centri diagnostici e le cliniche della possibilità di fare il tampone, in pochi giorni potremmo riuscire a sottoporre al test tutti i cittadini della Campania. Si tratterebbe di farlo due volte, la seconda dopo 14 giorni dalla prima volta. Soltanto così riusciremmo a trovare tutti i positivi asintomatici, a metterli in isolamento e a fare uscire dall’incubo milioni di persone, che comunque dovrebbero rispettare gli accorgimenti sull’igiene e la distanza di sicurezza”.

Capasso chiarisce ancora: “Il tampone potrebbe essere fatto a domicilio, dal personale che lavora nei laboratori di analisi, nei centri diagnostici e nelle cliniche e che arriverebbe nelle case con tutte le attrezzature di protezione. Con una operazione del genere si risparmierebbero anche soldi: i costi dei tamponi sono molto più bassi dei costi di ricoveri e terapia intensiva”.

Il sindaco di Ottaviano, poi, propone anche un’altra iniziativa: “A Ottaviano c’è una struttura sanitaria privata che ha 15 posti mai utilizzati, 7 per la rianimazione e 8 per la terapia intensiva cardiologica. È autorizzata ma non accreditata. Chiedo alla Regione di pensare ad una convenzione per usare questi posti, inviare personale e dare un aiuto alla sanità pubblica. E’ incredibile che in una situazione di emergenza come questa ci siano posti per la rianimazione e la terapia intensiva completamente nuovi e mai utilizzati. Dobbiamo usare tutte le risorse a disposizione, senza tregua”.

Infine l’appello a De Luca: “Speso che prenda in considerazione questa proposta. In pochi giorni potremmo intraprendere davvero la strada che porta fuori dal tunnel: non mi faccio illusioni, né voglio alimentarle nei cittadini, ma credo che almeno se ne possa discutere. Io sono a disposizione, così come tanti altri sindaci che in questi giorni sono in prima linea”.

L'appello del deputato Paolo Russo 

"La Campania non può permettersi il numero di contagiati della Lombardia. Il sistema sanitario annaspa già oggi figuriamoci in condizioni di assoluto allarme. Per questo De Luca faccia come Zaia in Veneto e disponga di effettuare tamponi su tutta la popolazione, a cominciare dai medici, dagli operatori sanitari, dai farmacisti, dalle forze dell`ordine, dagli addetti alle pulizie negli ospedali e dai lavoratori più a rischio come cassieri ed impiegati della logistica": è quanto afferma il deputato Paolo Russo, responsabile nazionale del dipartimento Sud di Forza Italia. "Nel nostro Paese - aggiunge Russo - oggi ci sono tre modelli di intervento: il sistema Veneto che persegue la strada del controllo a tappeto per isolare gli asintomatici ed evitare picchi di contagio, il sistema Lombardia, che rappresenta un esempio organizzativo nazionale e poi il sistema Campania con un governatore che in fatto di dirette Facebook ed interviste in tv non teme concorrenza. De Luca pensi meno al numero di likes - conclude Paolo Russo - e più a quello dei tamponi, visto che siamo la regione che ne fa di meno".

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