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Convention Forza Italia, senza sussulti la prima giornata: l'attesa è tutta per Berlusconi

Poco da ricordare tra le cose emerse alla Mostra d'Oltremare

Si è conclusa la prima delle due giornate della convention nazionale di Forza Italia che si sta svolgendo alla Mostra d'Oltremare a Napoli.

Netta distinzione tra le attività della mattinata da quelle del pomeriggio. La convention si è aperta con il saluto e l'intervento del Coordinatore Nazionale Antonio Tajani che più volte ha evocato il Presidente Berlusconi la cui presenza è prevista per domani sabato 21 maggio.

La platea, abbastanza affollata era costituita da molti giovani e da molte donne che non hanno fatto mancare il loro applauso ai vari oratori. Sono intervenuti sul podio sindaci di comuni non molto grandi ed amministratori locali che hanno parlato delle loro esperienze dalle quali trasparivano evidenti segni della passione che questi hanno riversato nella cura della cosa pubblica, a riprova del sano ed operoso tessuto sociale che esiste ancora nelle realtà non metropolitane. 

Da apprezzare, indipendentemente dalle posizioni politiche di ciascuno, è stata la correttezza e i toni usati nel valutare quelli che hanno rappresentato i loro antagonisti politici: avversari ma non nemici, e il desiderio di ascoltare le ragioni degli altri.

Nessun accenno sui temi caldi del dissidio attuale tra i vari partiti del centrodestra bensì la coralità nel considerare Forza Italia il vero partito centrista, liberale, democratico e popolare.

La politica è emersa nell'intervento autorevole di Manfredo Weber, capo gruppo del PPE al Parlamento Europeo. Chiare le sue indicazioni: Putin ha scatenato la guerra ed è un aggressore, la Nato è un'alleanza a scopo difensivo, l'Unione Europea deve tenere in conto soprattutto le necessità dei cittadini ed adoperarsi per garantire a tutti un' esistenza civile.

Tutto però è apparso come in un limbo, in attesa di ascoltare dalla viva voce del Presidente, la strada che il partito è chiamato a percorrere. E questa attesa è risultata ancora più evidente dal panel delle attività pomeridiane, nel quale si sono alternati tanti autorevoli esperti di turismo, sanità e quanto altro, ma il tutto in un'atmosfera senza asperità e camuffando il più possibile eventuali posizioni differenziate tra i vari big presenti.

Significativa è sembrata la partecipazione del Cavaliere del Lavoro D'Amato che ha evitato di guerreggiare con Brunetta ed ha fatto porre a molti una domanda maliziosa sui motivi reali della sua presenza alla convention.

Con poco da ricordare, tutti a casa ed arrivederci a domani per conoscere quale sarà la strada che Forza Italia dovrà percorrere.


 

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