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Destini diversi per gli ex arancioni: chi entra e chi resta fuori dal Comune

Borriello, D'Angelo, Sorrentino e Andreozzi eletti consiglieri. Delusione per Del Giudice, Menna, Gaudini e Gaeta

Cambiare casacca prima di un appuntamento elettorale a volte paga, altre volte no. Destini diversi per gli ex fedelissimi di de Magistris che avevano lasciato la barca prima che affondasse definitivamente. Tra gli eletti nel nuovo Consiglio comunale spicca il nome di Ciro Borriello, assessore allo Sport della Giunta arancione che, negli anni, ha curato a mesi alterni anche le deleghe al Patrimonio e ai Cimiteri. Borriello si è scoperto grillino a poche ore dalla chiusura delle liste, ed è risultato il più votato del Movimento 5 Stelle con 1067 preferenze.

Sempre in ambito pentastellato va segnalata l'elezione di Flavia Sorrentino, 1014 voti, che da de Magistris aveva ricevuto le chiavi dello sportello "Difendi la città", la cui attività negli anni risulta sconosciuta. Non è andata altrettanto bene a Francesca Menna il cui percorso è stato, a dir poco, accidentato. Eletta nel 2016 nel Movimento, si dimise dopo l'accordo nazionale con la Lega. Rientrò in Comune, chiamata dall'ex sindaco, per assumere la delega alla Salute e al Mare. Ha abbandonato l'incarico in Giunta a settembre per rientrare nei ranghi dei 5 Stelle. Per lei solo 688 voti, che la rendono al momento prima dei non eletti. 

Napoli Solidale, altra lista della coalizione di Manfredi, piazza due consiglieri dal profondo retrogusto arancione. Rosario Andreozzi è consigliere uscente, componente della maggioranza di de Magistris, ha preferito non seguire Alessandra Clemente, cercando posto in altri lidi. Sergio D'Angelo, presidente della Coperativa sociale Gesco, non è mai stato in liste legate all'ex pm, ma è stato assessore alle Politiche sociali della vecchia Giunta e, successivamente, indicato dall'Amministrazione come presidente della partecipata Abc. Incarico lasciato nella scorsa primavera per candidarsi dapprima come sindaco e, in un secondo momento, per sostenere Manfredi. 

Tra quelli che non hanno beneficiato del cambio casacca c'è sicuramente Raffaele Del Giudice. Per de Magistris è stato prima alla guida di Asia, poi assessore all'Ambiente, quindi per anni è stato addirittura vicesindaco. E' sopravvissuto a tutti i rimpasti del secondo mandato, ma a poche settimane dal voto ha lasciato per accasarsi in Napoli Libera: 800 preferenze non sono bastate per l'elezione. 

Stesso destino per Marco Gaudini, eletto con i Verdi nel 2016, che all'inizio del 2021 ha assunto il ruolo di assessore ai Trasporti fino a prima della pausa estiva quando ha seguito il richiamo delle liste bassoliniane. Al momento risulta primo dei non eletti di Per Napoli, a soli sei voti di distacco da Toti Lange. Salvo un clamoroso riconteggio resterà fuori dal Consiglio. 

Una menzione la merita anche Roberta Gaeta il cui rapporto con de Magistris è finito malissimo prima delle regionali del 2020, quando l'ex pm la sostituì con Monica Buonanno alla guida dell'Assessorato alle Politiche sociali. In tutta risposta, la Gaeta ha scelto di ripararsi sotto l'ala protettrice di Vincenzo De Luca, ma ha mancato l'elezione sia alle regionali che alle amministrative appena passate. 

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