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De Luca, attacco al Governo sulla Sanità: "Stop commissariamento o sarà contenzioso"

L'intervento del presidente della Regione al convegno nazionale Anmdo-Card: "Non c'è pianificazione, si ragiona 'a domani mattina'"

Duro attacco di Vincenzo De Luca a proposito della politica del Governo in fatto di sanità pubblica. Il presidente della Campania è intervenuto a Napoli al VII convegno nazionale Anmdo-Card sul tema dell'appropriatezza nel servizio sanitario nazionale, condivisione di strategie tra ospedale e territorio.

Due in particolare i temi toccati dal governatore: il commissariamento e la pianificazione futura.

Il commissariamento in Campania

"Non tollereremo che il commissariamento della sanità campana resti oltre il mese di novembre", sono state le parole di De Luca. "La Campania - ha proseguito - ha chiesto la fuoriuscita dal commissariamento lo scorso anno avendo superato i problemi finanziari, migliorato i livelli Lea. Non c'è alcun motivo per mantenere ancora il commissariamento. E non ci fa un piacere né questo Governo né il Governo precedente. La Campania non si muove sulla base della condiscendenza, ma sui fatti prodotti. Mi aspetto regole oggettive".
Il governatore è determinato sul punto: "Apriremo - spiega - un contenzioso amministrativo per avere tempi certi sull'uscita dal commissariamento, non abbiamo più voglia di aspettare i tempi biblici delle decisioni romane. La Commissione di verifica si riunisce ogni 6 mesi, ma dove sta scritto? Riunitevi ogni mese e non date fastidio".

"La tragedia è che si ragiona 'a domani mattina'"

"In un campo vitale come la sanità servirebbe avere una politica di medio-lungo periodo, un Governo in grado di ragionare a 10/20 anni", ha poi aggiunto il presidente della Campania sulla pianificazione politica in fatto di sanità.

"La tragedia dell'Italia - ha affermato - è che si ragiona 'a domani mattina', non si è in grado di programmare niente e c'è chi pensa di governare con scemenze come 'Uno vale uno' o i tweet". "Non abbiamo classi dirigenti che abbiano senso responsabilità e dello Stato per programmare le cose - ha aggiunto - Non ci sono scuole di specializzazione sufficienti per garantirne una base minima negli ospedali. Possibile che affrontiamo il tema Quota 100 senza capire cosa succede negli ospedali, nella pubblica amministrazione? Servirebbe ragionare in termini di una programmazione seria".

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