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Clemente e Sarracino, botta e risposta sui "minestroni" elettorali

La candidata Dema rimarca che con Manfredi ci sono De Luca, Mastella, De Mita. Il segretario del Pd napoletano sottolinea il "minestrone elettorale che ha costruito la compagine politica che ha governato Napoli in questi anni"

È botta e risposta tra Alessandra Clemente, candidata sindaco della coalizione di de Magistris, e il segretario metropolitano del Pd Marco Sarracino.

"Se anche il segretario del Pd napoletano Marco Sarracino, per sua stessa ammissione, dice che con l'attuale minestrone di liste che sta costruendo la coalizione di Gaetano Manfredi la città sarà ingovernabile, allora c'è da crederci", ha dichiarato Clemente. "Ci sono decine di liste - ha proseguito - tutto e il contrario di tutto. Si può pensare di prendere delle decisioni tenendo assieme pezzi di Forza Italia con pezzi del Movimento 5 Stelle, della sinistra radicale e del Pd? Queste sono alleanze che stanno bene solo sulla carta delle schede elettorali, governare è un'altra cosa ed evidentemente se ne stanno accorgendo anche quelli che sono dentro questo mappazzone politico. Il rischio è che a tenere assieme questa coalizione sia soltanto la necessità di trovare una poltrona e di mettere le mani sui fondi che arriveranno grazie al Pnrr".

"De Luca, Mastella, De Mita - conclude Clemente - sarebbero questi i nomi con cui si prospetta un cambiamento per la città? A Napoli abbiamo spezzato questi apparati di potere 10 anni fa ma oggi tornano alla carica uniti in nome dei loro interessi, non certo di quelli dei cittadini. Il nostro è un modello diverso, all'alleanza del potere contrapponiamo l'alleanza del programma. Un programma che attueremo senza i compromessi a cui saranno costretti quelli che hanno messo assieme la destra con la sinistra, pur di raccattare qualche voto in più".

La risposta di Sarracino

"Non abbiamo ben capito a quale alleanza di programma faccia riferimento Alessandra Clemente nelle sue dichiarazioni". Marco Sarracino, segretario provinciale del Partito Democratico, attacca la candidata dell'area di de Magistris al ruolo di prossimo sindaco di Napoli. "Ci auguriamo però - prosegue il Dem - che non sia quella che ha governato Napoli negli ultimi dieci anni lasciando la nostra città piena di disservizi e con uno dei tassi di qualità della vita più bassi d'Europa".

"Il Pd ha posto una questione a tutte le compagini politiche della città: vogliamo una classe dirigente capace e coerente, che aderisce ai percorsi politici per convinzione e non per convenienza. Occorre dunque evitare candidature che prima testano tutti i partiti e poi decidono dove collocarsi all'ultimo minuto. Abbiamo l'esigenza di costruire un consiglio comunale di qualità e questo avverrà se ci sarà uno sforzo collegiale di tutte le forze politiche e di tutti i candidati sindaco, evitando proprio il minestrone elettorale che ha costruito la compagine politica che ha governato Napoli in questi anni".

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