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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Arpac, Mastella a processo. Cade l'accusa di associazione a delinquere

Il leader dei Popolari per il Sud rinviato a giudizio per le accuse di truffa, appropriazione indebita e abuso d'ufficio. Coinvolta anche la moglie Sandra Lonardo. In aula l'11 ottobre. Il legale: "È un bel risultato"

Cade l'accusa di associazione per delinquere contestata agli imputati coinvolti nell'inchiesta sulla gestione dell' Arpac, l'Agenzia regionale per l'Ambiente, in cui è coinvolto l'ex ministro, leader dei Popolari per Il Sud e attualmente tra i candidati a sindaco di Napoli Clemente Mastella. Lo ha deciso il gup di Napoli Eduardo De Gregorio al termine dell'udienza preliminare.

Diversi imputati, tra cui lo stesso Mastella, sono stati rinviati a giudizio per le accuse di truffa, appropriazione indebita e abuso d'ufficio. I primi due capi di imputazione si riferiscono all'acquisizione al patrimonio familiare dell'europarlamentare di due appartamenti romani di proprietà dell'Udeur nonché della testata giornalistica Il Campanile.

L'abuso d'ufficio è invece relativo all'assegnazione di incarichi da parte dell'Arpac. Vanno a giudizio anche la moglie di Mastella, Sandra Lonardo, e l'ex assessore regionale Andrea Abbamonte. Il processo comincerà l'11 ottobre davanti alla I sezione del Tribunale, collegio A.

Alfonso Furgiuele, difensore di Clemente e Sandra Mastella, ha parlato di un "bel risultato. Abbiamo fatto bene a riporre piena fiducia nella giustizia. E bene ha fatto Mastella a presentarsi davanti al suo giudice e a difendersi nel processo. L'accusa più grave, ovvero quella di associazione per delinquere, si è rilevata completamente infondata. Era un'accusa che ipotizzava l'esistenza di un partito organizzato per delinquere. Alla prima verifica, già in Udienza preliminare, tale accusa si è rivelata infondata. È caduta, per Mastella, anche l'accusa di tentata concussione per la vicenda della nomina del primario all'ospedale Santobono di Napoli".

"Il giudice dell'udienza preliminare - ha aggiunto Furgiuele - ha preso atto della totale estraneità di Mastella rispetto alla vicenda. Le residue e marginali accuse (una presunta raccomandazione e presunti finanziamenti al Partito) cadranno certamente a seguito della verifica dibattimentale. Bisogna avere ancora un po' di pazienza e continuare ad avere fiducia nella Giustizia. Anche per quanto riguarda la signora Sandra Lonardo sono cadute tutte le accuse. Resta in piedi solo una contestazione per una presunta raccomandazione. Anche in questo caso non ho dubbi che il processo spazzerà via ogni residuo sospetto e dubbio".

Mastella risulta dunque prosciolto dall'accusa di tentativo di concussione nei confronti del direttore sanitario dell'ospedale Santobono per la nomina a primario del dottor Bruno Rolando; per questa vicenda vanno invece a giudizio l'ex assessore regionale Andrea Abbamonte, l'ex segretario regionale dell'Udeur Antonio Fantini, l'ex consigliere regionale Nicola Ferraro e il dottor Rolando. Cade l'accusa di truffa ai danni del Comune di Napoli relativa alla ristrutturazione di un edificio a Vigliena: secondo l'accusa, per evitare il pagamento degli oneri di urbanizzazione e costruzione, si fece risultare che a ristrutturare fosse l'Arpac mentre invece si trattava di privati. Per questo motivo, il Comune di Napoli si era costituito parte civile chiedendo 246mila euro per il mancato versamento degli oneri di urbanizzazione e 460mila euro per gli oneri di costruzione. Escono di scena alcuni imputati tra cui Valerio Azzi, difeso dagli avvocati Luigi Tuccillo ed Attilio Belloni.

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