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Pd Napoli, Ciambriello si offre: "Renzi, sono io il commissario ideale"

L'ex consigliere ed assessore regionale ed ex Presidente del Corecom Campania manda un messaggio al Segretario nazionale del Partito Democratico: "Caro Matteo, io sono pronto, chiamami"

"Caro Matteo, io sono pronto, chiamami". Samuele Ciambriello, ex consigliere ed assessore regionale ed ex Presidente del Corecom Campania, offre a Renzi la sua disponibilità per il ruolo di commissario del Pd Napoli, dopo le polemiche delle ultime settimane.

"Caro Matteo Renzi - scrive Ciambriello su Facebook - con un pizzico di onestà, di coraggio e di linearità di pensiero, vengo a dirti, a suggerirti, il commissario di Napoli come deve essere. Non uno straniero, che non conosce il territorio, le persone, i corpi intermedi sociali, economici e culturali. Non uno sbilanciato sulla tua delega, sui poteri del rappresentante piuttosto che del rappresentato, così parte zoppo. Non un tuo fedelissimo devoto che usa i lanciafiamme, ma uno che cerca di capire se in questa comunità politica del PD c’è vita con relativa attività neuronale. Non uno che pensa di essere autosufficiente fino all’arroganza. Non uno che poi deve fare carriera. Un uomo del dialogo e dell’ascolto, che non cerca risse o colpevoli da mettere al rogo, che sa raccogliere nelle sezioni, negli enti locali dove si governa, nei luoghi del lavoro e del sapere, la vivacità del PD, le storie di sofferenze. Un uomo che parta dai centri di aggregazione del volontariato cattolico e del mondo giovanile, dalle associazioni dei diritti che possano indicare programmi ed idee innovative della politica. Qui da noi sono anni che non si organizzano scuole di politica e scuole di comunità, dove non ci si confronta su temi sociali, culturali,urbanistici e di innovazione tecnologica".

"Un commissario - prosegue Ciambriello - che non sia interessato ai giudizi sul merito delle sue idee, ma sappia valorizzare una classe dirigente ed animi, rianimi una voglia di protagonismo che coniughi radicalità di scelte e radicamento territoriale. Un commissario che si fa aiutare nelle questioni organizzative, economiche, perchè sia il tesseramento che gli spazi sono a dir poco senza controllo democratico ed eterodiretti. E che abbia un altro aiuto nell’officina delle idee, dei programmi, per mettere in rete il partito a livello regionale e nazionale. Qui da noi in Campania ci sono rappresentanti nella segreteria nazionale, anche con responsabilità notevoli, di cui non si hanno notizie. Uno che sappia dialogare con gli altri partiti, che si confronti e dialoghi per il bene della città di Napoli, ma conosca anche il territorio dell’area metropolitana. Uno che ha avuto anche esperienza nel consiglio regionale e nel governo regionale".

"Un commissario che sappia dialogare con la storia dei cattolici democratici e con quella socialista e di sinistra degli ex DS. Un uomo di strada, un pellegrino, conosciuto in strada. Uno che ha già fatto l’esperienza di commissario a Pompei e nella federazione di Benevento. Caro Matteo - conclude Ciambriello - io sono pronto, chiamami".

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