Sindaco in 5 minuti, Maresca: "Legalità e sicurezza le mie priorità per Napoli"
Il magistrato ospite nella redazione di Napolitoday: "Telecamere e illuminazione in tutta la città. Resto un candidato civico anche con l'appoggio del centrodestra. Immigrazione? La legge vale per tutti, a prescindere dalla nazionalità"
Catello Maresca è l'ultimo ospite, in ordine di tempo, della rubrica di Napolitoday Sindaco in 5 minuti. Di area moderata e di profonda ispirazione cattolica, Maresca ha lanciato un progetto che definisce civico "...con la grande disponibilità dei partiti di centro-destra".
Il primo provvedimento
Legalità e sicurezza sono le parole d'ordine del Maresca-pensiero: "Dobbiamo restituire normalità a Napoli. Possiamo farlo rendendola più sicura. Penso a una città smart, con telecamere e una giusta illuminazione in tutti i quartieri. Poi, alla sicurezza seguono il decoro e la cura del verde. Veniamo da anni di malgoverno e la strada da fare è tanta".
Una coalizione di centro-destra
Dopo settimane di tira e molla, il nodo è stato sciolto: Forza Italia e Fratelli d'Italia sosterranno il pm. Si aggiungono, così, alla Lega, per la quale Maresca è sempre stato l'unico candidato possibile. Sebbene avesse chiesto ai partiti di rinunciare ai simboli, l'unico a farlo sarà Matteo Salvini, mentre sia gli azzurri che i seguaci di Giorgia Meloni correranno con i loro tradizionali colori. "Continuo a dire che il mio è un progetto civico e adesso è proprio come lo avevo immaginato all'inizio, cioé con l'appoggio della parte migliore della politica".
L'immigrazione
Non sono in pochi, anche nelle liste civiche a lui vicine, ad aver storto il naso di fronte a un rapporto così stretto con Salvini. A Napoli, la Lega è meno forte che in altri territori. Alcune posizioni su determinati temi, ma soprattutto il recente passato a tradizione nordista, potrebbero essere un freno all'ascesa di Maresca.
Nell'appuntamento di piazza Nazionale, il leader del Carroccio ha centrato l'attenzione sull'immigrazione che, a suo dire, sarebbe causa di una buona fetta della criminalità partenopea. "Voglio ribadire, ancora una volta, che la direzione è tracciata dalla legalità - spiega Maresca - e questo concetto vale a prescindere dalla nazionalità o dalla differenza napoletano, italiano, straniero, extracomunitario. Se ci fossero, le case popolari andrebbero date a tutti. La verità è che le poche abitazioni realizzate non sono neanche accoglienti. Quindi, prima costruiamo le case e poi facciamo in modo che vengano assegnate a chi ne ha diritto, senza occupazioni abusive".
Il rischio impresentabili
A ogni tornata elettorale, la Campania è sempre in cima per il numero di candidati impresentabili. Nove ne sono stati individuati prima delle ultime regionali. "Da parte di tutti i candidati deve esserci l'impegno a ripulire le liste. E' vero, i candidati sono tantissimi, soprattutto in municipalità, e qualcosa potrà sfuggire. Vuol dire che dovremo essere bravi a intervenire in corso d'opera".
Come deve cambiare Napoli
Maresca ha una pessima opinione della Napoli degli ultimi dieci anni: "La città è sporca, disordinata. Dobbiamo lavorare affinché non abbia solo tante bellezze da vedere, ma sia anche vivibile. Se dovessi scegliere un settore, sceglierei il mare. Napoli è una città di mare, ma i napoletani non lo sanno. Invece, da San Giovanni a Bangoli, passando per Nisida, vorrei restituirlo ai cittadini".