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Carabiniere ucciso da extracomunitari, Saviano: "C'è già chi fa orrida propaganda contro i migranti"

Lo scrittore napoletano è intervenuto sui social a proposito della tragica vicenda di Roma, in cui è rimasto ucciso un militare 35enne di Somma Vesuviana

"Il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ha subito 8 coltellate ieri notte a Roma". Così Roberto Saviano su Facebook a proposito della tragedia avvenuta la scorsa notte nella Capitale, in cui ha perso la vita un carabiniere 35enne di Somma Vesuviana, Mario Cerciello Rega.

"L’operazione in cui era impegnato sembrava semplice - va avanti lo scrittore - due balordi, dopo aver rubato la borsa a una ragazza, avevano provato a fare un cavallo di ritorno: paga e riavrai borsa, documenti e chiavi. 100 euro il prezzo. All’incontro però, dopo la denuncia, si erano presentati i Carabinieri. 8 coltellate significa che i Carabinieri non sono arrivati sul luogo con le pistole spianate, non sono piombati con violenza, ma con la prudenza del diritto; sono intervenuti per misurare le intenzioni di chi avevano di fronte e speravano magari di poter risolvere tutto senza colpo ferire".

La tragedia del carabiniere ucciso a Roma

Non è andata purtroppo così. "Questo è stato l’ultimo onore di Mario Cerciello Rega che si è comportato da Carabiniere contro questi banditi, e ha pagato con la vita - va avanti l'autore di Gomorra - Non esistono mai servizi semplici quando si è in strada. Vivo tra i Carabinieri da 13 anni, ho imparato a conoscere lo stress degli appostamenti notturni, i pattugliamenti, la fatica. E ho sentito ieri stesso i commenti disperati dei colleghi: “Cazzo, si era appena sposato!”".

Saviano rende onore alla vittima dell'Arma, ma attacca anche chi sta a suo dire strumentalizzando la vicenda per fini politici, dato che gli aggressori erano extracomunitari. "E ora la morte di Mario Cerciello Rega è già territorio saccheggiato dalla peggiore propaganda - prosegue infatti lo scrittore - La morte di un Carabiniere in servizio non può essere usata come orrido strumento politico contro i migranti. Delinquenti politici che, per allontanare da sé i sospetti sui crimini commessi, non esitano a usare i più deboli tra voi, e i più esasperati (ognuno ha una ragione per esserlo), per alimentare sentimenti razzisti che non hanno ragione di esistere. Quando la camorra uccide, non è pensabile incolpare tutti i campani...", "Mi rendo conto che non è semplice - è la conclusionre di Roberto Saviano - ma sta a noi comprendere la reale situazione criminale del nostro Paese e difendere il sacrificio di un uomo, di un Carabiniere caduto mentre agiva rispettando il giuramento prestato alle leggi democratiche del suo Paese".

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