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Bassolino: "Molte persone legate a Renzi spingevano per la mia candidatura"

L'ex Sindaco di Napoli e Governatore della Campania, nel corso di un'intervista concessa a Mattino 5, ha parlato della questione Primarie e delle prime dichiarazioni dei vertici del Partito Democratico sulla sua candidatura

"In questi mesi mi sono mosso nel modo più trasparente. Ho chiesto le Primarie, una scelta doverosa e giusta da fare, per la città prima ancora che per il Pd, perché sono i napoletani che a mio avviso devono scegliersi il sindaco a maggio e già prima devono scegliersi il candidato di una grande coalizione". Così l'ex Sindaco di Napoli ed ex Governatore della Campania, Antonio Bassolino, ha parlato della sua 'corsa' per le Elezioni Comunali del 2016, in un'intervista concessa a Maurizio Belpietro per la rubrica "La Telefonata" nel corso di "Mattino Cinque" in onda sulla rete ammiraglia di Mediaset.

"Le Primarie - ha proseguito Bassolino - sono una carta d’identità del Partito Democratico. Anche Matteo Renzi è figlio delle primarie. Quindi io ho spinto esattamente su questa strada anzi, mentre molti, anche alcuni particolarmente legati a Renzi, mi spingevano nei mesi scorsi a candidarmi, io non sono mai voluto andar dietro a queste suggestioni, ma mi sono mosso perché le Primarie fossero fissate con una decisione responsabile in assemblea, in direzione e soltanto dopo tutto questo ho detto con un’assunzione di responsabilità: “Eccomi, io sono pronto”. Ci saranno anche altri che si candideranno e chi vince, chiunque sia, dovrà avere il sostegno leale di tutti gli altri candidati. Io ho avuto un comportamento corretto e trasparente".

L'ex Presidente della Regione Campania ha risposto anche alle dichiarazioni del vice-segretario del Pd Debora Serracchiani: "Leggo nelle ultime ore di queste nuove e singolari regole per vietare di candidarsi a chi è già stato sindaco. Vedremo, sono prime dichiarazioni, ma a me sembrerebbe davvero sbagliato. Le regole non si cambiano mai in corso, ma ben prima. E poi ritengo servano regole per includere ed aumentare la partecipazione, non per escludere. Renzi non mi vuole? Se fosse vero, non so il perché, bisognerebbe chiederlo a lui. La Serracchiani dice che non sono in cima ai suoi pensieri? Vedremo nelle settimane prossime quello che pensa Renzi. Io leggo rispettosamente le parole della Serracchiani, augurandomi che non si vada avanti sulla strada di regole sbagliate e penso che bisogna essere molto attenti a non muoversi in modo poco rispettoso verso la città, perché Napoli viene prima di tutto, e anche verso il Pd locale".

Bassolino poi, in risposta alle domande di Belpietro, ha fatto anche cenno alla possibile sfida con il sindaco uscente Luigi de Magistris: "Cosa posso offrire ai napoletani? La mia passione per la città e la conoscenza dei problemi. Napoli è stata la cosa più importante della mia vita. Se nei mesi scorsi avessi visto venire avanti una candidatura con una sua forza, e che poteva competere con de Magistris e vincere, il problema non si sarebbe neppure posto. Io so che è bene per Napoli andare oltre de Magistris, perché la città è isolata politicamente. Quando fui eletto sindaco, feci una durissima campagna elettorale con Alessandra Mussolini, ma un minuto dopo ho cercato di essere il sindaco di tutti i napoletani e ho dialogato con chiunque facesse a Roma il presidente del Consiglio, che si chiamasse Berlusconi o Prodi, perché dialogare con il Governo nazionale è doveroso per chi rappresenta gli interessi dei propri cittadini. Questo è il mio stile istituzionale".

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