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La figlia canta “Bella Ciao” a scuola: l'ira del padre leghista

Il neurologo Paolo Santanelli ha scritto un lungo sfogo su Facebook contro la scelta della scuola chiamando i partigiani assassini

La tradizionale recita scolastica natalizia può diventare terreno di scontro politico, soprattutto quando di tradizionale ha ben poco. L'episodio è accaduto in una scuola napoletana, protagonista il papà di un'alunna della scuola elementare. Tutto è nato perché la piccola ha intonato in casa 'Bella ciao', a domanda specifica ha spiegato al papà che era una delle canzoni in programma per la recita natalizia, quest'anno avente tema  'Costituzione'. Il papà, Paolo Santanelli, neurologo e dirigente della Lega, ha affidato a due distinti post su facebook il suo sfogo.

Con il primo ha criticato la scelta di far cantare Bella Ciao, la canzone partigiana per eccellenza, alla recita di Natale. Il secondo è stato scritto per circostanziare meglio il ragionamento che aveva ricevuto anche commenti negativi. "Giù le mani dai bambini e fuori la politica dalla scuola. I dirigenti e gli insegnanti se proprio vogliono fare politica, si occupassero allora di migliorare mense, bagni e strutture, assumendosi la responsabilità di denunciarne le precarietà, soprattutto in un momento in cui circa l’80% degli edifici scolastici a Napoli risulta non essere a norma. Sicuro che questa mia iniziativa servirà alla scuola da sprone a far sempre meglio e non  a darà spunto a comportamenti ritorsivi, invio a tutti cordiali auguri di un Santo Natale anche a chi è di estrazione religiosa differente dalla nostra e non per questo non meritevole".

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