Bassolino e Cirino Pomicino spronano de Magistris: "Servono nuove idee"

"Amministrare Napoli: sogno o utopia?": questa la domanda che ha animato il dibattito tra i due vecchi "crooner" della politica locale e nazionale, Antonio Bassolino e Paolo Cirino Pomicino. Una domanda alla quale - bisognava prevederlo - è ben difficile rispondere per i due, che pure tra incarichi amministrativi, governativi e negli enti pubblici guidano politicamente Napoli e l'Italia da quasi mezzo secolo. Il confronto si è tenuto nell'ampia sala della Fondazione Valenzi, e i continui riferimenti proprio a Maurizio Valenzi, ex sindaco e brillante amministratore in un momento difficilissimo della città, non sono mancati, cercati spesso anche dalla figlia di Valenzi, Lucia, moderatrice del dibattito. Si partiva dall'analisi (in parte criticata da Cirino Pomicino) fatta da Luigi Musella nel libro "Napoli nel racconto della politica (1945-1997)", che parte dalle amministrazioni targate Achille Lauro per finire alla prima esperienza di Bassolino. 

"Gli storici dovrebbero aspettare cento anni prima di tirare le somme di un periodo politico", ha detto Cirino Pomicino, "'O Ministro", ex consigliere e assessore a Napoli, Ministro dei governi DC. "Amiamo Napoli", ha proseguito, "ma fa male vederla ridotta in questo stato. Durante l'amministrazione Valenzi si diceva che, per importanza nazionale, dopo Senato e Camera veniva il Consiglio Comunale di Napoli, luogo di vero confronto politico tra DC e PCI". Dopo un breve passaggio sulle amministrative di domenica ("Si illude chi pensa che Grillo sia finito"), Antonio Bassolino ha poi lanciato una stoccata all'attuale amministrazione de Magistris: "C'è bisogno di nuove idee!", ha tuonato l'ex sindaco, "vedo invece che il dibattito stagna intorno a idee già molto vecchie". Provocazione raccolta da Cirino Pomicino: "Non bisogna fissare obiettivi se non si hanno gli strumenti. Napoli non ha una borghesia all'altezza delle grandi capitali europee".