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Aumento Tarsu: niente fondi ai cittadini e un mare di polemiche

Dopo che il Consiglio comunale ha bocciato la proposta di stanziare fondi per i cittadini meno abbienti in seguito all’aumento della tassa sui rifiuti le polemiche non si sono fatte attendere. Prevista per giovedì 15 ottobre una manifestazione in protesta

Dopo la bocciatura da parte del Consiglio comunale della proposta per lo stanziamento di 10 milioni di euro a sostegno dei cittadini meno abbienti e degli abitanti di Chiaiano in seguito all'aumento della Tarsu, non sono mancate polemiche e malcontento.

Tant’è che Giovedì prossimo, alle ore 11, sotto Palazzo San Giacomo in piazza Municipio a Napoli, si svolgerà una conferenza stampa e una manifestazione di protesta, con volantinaggio, esposizione di tabelloni, striscioni, contro l'aumento del 60% della TARSU (tassa sui rifiuti).

In realtà l’aumento è stato varato già da tempo, ma in questi mesi non si è riusciti a mettere in campo la delibera attuativa per gli sgravi. Così, ammesso che ci sarà un cambio di prospettive su questo fronte in sede di assestamento di bilancio fra un mese, i meno abbienti non solo dovranno prima anticipare i soldi della Tarsu, ma l’eventuale rimborso lo incasserebbero non prima della fine del 2010.

Quindi, la bocciatura oggi del Consiglio Comunale con il sindaco Iervolino che specifica: “Oggi stiamo discutendo di equilibrio del bilancio e non di bilancio di previsione 2010. In questa fase, pertanto, non siamo in grado di indicare una cifra, perché non siamo in possesso degli elementi per quantificarla.”

La tassa sui rifiuti aumenta del 60 % lasciando la giunta nell’imbarazzo e facendo germogliare polemiche e dure proteste dalle varie angolazioni politiche. Il succo della protesta, potrebbe ridursi a una semplice considerazione: nella città, Napoli, umiliata per mesi dal problema dell’immondizia, ancora non risolto, si aumenta ai cittadini proprio la tassa sui rifiuti.

Così Raffaele Bruno del Mis: “Invece di risarcire i cittadini napoletani per i quindici anni di 'monnezzopoli' subiti, con i cumuli di immondizia che arrivavano ai primi piani dei palazzi, il sindaco di Napoli e la sua giunta comunale hanno aumentato la tassa sui rifiuti (la famigerata TARSU) del 60%, in un momento di grave crisi economica, gettando nella disperazione migliaia di famiglie esasperate." Gli fa eco Ruggiero dell’Idv: "Persino sull'aumento scandaloso della Tarsu non si è voluto accogliere l'invito di Italia dei Valori, a far sì che i gruppi parlamentari campani di tutti i partiti proponessero al Governo una soluzione per non far pagare ai napoletani oltre al danno anche la beffa. Per battere un centrodestra privo di idee e con una classe dirigente a tratti impresentabile, occorre rifondare completamente il centrosinistra".

Il consigliere comunale del Pdl Ciro Signoriello commenta in una nota la seduta del Consiglio comunale di ieri, sostenendo che l'aumento della tarsu rappresenterà uno tsunami per le famiglie più deboli socialmente: “quello che è accaduto ieri in Consiglio è una vergogna, e mi meraviglio che anche il sindaco si sia uniformata alla decisione di bocciare un ordine del giorno, votato peraltro anche dai Comunisti Italiani, che andava nella direzione di fornire un utile ammortizzatore per le famiglie napoletane, perlomeno quelle che già vivono nella marginalità socio-economica per le quali l'aumento della Tarsu, già pervenuta, ha rappresentato un vero e proprio tsunami nel già esangue bilancio economico.”

Alle critiche risponde quindi il sindaco commentando l'aumento della Tarsu: "E' una legge nazionale che colpisce non solo Napoli, ma altre città”. Il primo cittadino di Napoli, a margine della seduta di Consiglio comunale per l'approvazione dell'assestamento di Bilancio, ha comunque auspicato che dal dibattito in aula si possano trovare soluzioni per le famiglie meno abbienti.

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