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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Pozzuoli

Anfiteatro Flavio, Rione Terra e Stadio di Antonino Pio: il comune assicura l'apertura

Protocollo d'intesa tra Comune e Soprintendenza grazie al quale i monumenti archeologici di Pozzuoli saranno aperti al pubblico

Nel corso di un workshop svoltosi nell’ambito della XV Borsa del turismo archeologico di Paestum, il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia ha incontrato il direttore generale della Direzione centrale per la valorizzazione del patrimonio culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Anna Maria Buzzi, il direttore generale campano per i Beni Culturali, Gregorio Angelini, e la soprintendente speciale per Napoli e Pompei, Teresa Elena Cinquantaquattro, per definire i termini del protocollo d’intesa tra Comune e Soprintendenza grazie al quale i monumenti archeologici di Pozzuoli saranno aperti al pubblico, con il contributo determinante dell’amministrazione comunale.

«Il Comune di Pozzuoli assume un concreto, diretto impegno nell’assicurare l’apertura al pubblico dei siti archeologici maggiori: Anfiteatro Flavio, lo Stadio di Antonino Pio, il Macellum-Tempio di Serapide – ha detto il sindaco di Pozzuoli nel corso del suo intervento a Paestum – assicurando anche il dovuto decoro agli ambiti archeologici considerati, a torto, siti minori e che invece arricchirebbero qualsiasi percorso turistico-culturale. E’ una formula collaborativa che possiamo definire unica nel suo genere, che può diventare una sorta di buona pratica da estendere anche ad altre realtà e, soprattutto, da rendere operativa già nei prossimi giorni. Una collaborazione stretta con la soprintendenza che intendiamo poi rafforzare, estendendola al più presto anche al percorso archeologico del Rione Terra. Pozzuoli intende riappropriarsi dei suoi reperti archeologici più significativi, esponendoli nel museo del Rione Terra, a partire dalla statua del dio Serapide».

Un modello di intesa che sarà definito in dettaglio nei prossimi giorni, ma che prevede la pulizia delle aree archeologiche e, soprattutto, rende possibile la fruizione continua dei monumenti più celebri di Pozzuoli grazie a personale comunale debitamente formato dalla soprintendenza. Un accordo portato anche all’attenzione del governo nazionale, come sottolineato dal sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali Roberto Cecchi in una risposta all’interrogazione parlamentare della senatrice Diana De Feo.

«Riferisco che la Soprintendenza di Pompei ha rafforzato i contatti con la neoeletta amministrazione comunale di Pozzuoli, che ha, a sua volta, già stabilito gli opportuni contatti con il Segretariato generale di questo Ministero per l'istituzione di un tavolo tecnico permanente – ha detto in Aula il sottosegretario Cecchi – che affronti la questione di un rilancio socioeconomico dell'intera area flegrea attraverso un progetto di ampio respiro culturale, che ponga le basi per la valorizzazione delle ingenti risorse archeologiche e paesaggistiche del territorio».

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