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Dema contro Alessandra Clemente: "Personalismo e scelte ambigue"

Il movimento presieduto dall'ex sindaco "disconosce" la candidata sindaco alle scorse amministrative dopo le sue scelte in sede di elezioni alla Città Metropolitana

"Scelte non condivise con il movimento e con la coalizione, contatti politici sempre più di natura personale, percorsi ambigui e mai chiariti". È molto dura la presa di posizione del movimento Dema, fondato e presieduto dall'ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris, nei riguardi delle recenti uscite di Alessandra Clemente, in particolare dopo il voto in Città Metropolitana.
Secondo ricostruzioni stampa basate sull'analisi del voto, l'ex assessora della giunta de Magistris nonché candidata sindaco avrebbe votato un candidato del Movimento 5 Stelle e non uno della lista "Comuni protagonisti" sostenuta dalla sua coalizione.

Una scelta secondo Dema "incoerente avendo contribuito in modo determinante alla sua candidatura ed elezione. Senza Luigi de Magistris - questo il senso di alcuni interventi - il percorso politico della Clemente, da assessora prima e da candidata sindaca poi, non sarebbe esistito. Il nostro cammino umano e politico è sempre stato caratterizzato dal noi e non dall'io. L'esito delle elezioni in Città Metropolitana ha posto l'esigenza di chiarire le scelte di voto della Clemente che sembrerebbero essere state indirizzate verso la maggioranza, fatto incompatibile per chi, appena 5 mesi fa, era candidata alternativa a Manfredi e Maresca. Non abbiamo ricevuto alcun chiarimento né sul voto da lei espresso, né sulle notizie di stampa, mai smentite, che la vedrebbero impegnata in un'attiva ed avanzata interlocuzione col Movimento 5 Stelle, e dunque con la maggioranza, circostanza di per sé incompatibile con la nostra coalizione".

Secondo Dema, "l'analisi dei dati e le minuziose ricostruzioni giornalistiche ci rimandano a un dato di poca chiarezza sul comportamento assunto da chi avevamo sostenuto alla guida della città quale espressione di una straordinaria esperienza libera, autonoma, indipendente e di contrasto alle forze di governo del Paese. Abbiamo rispettato il tempo del silenzio per un chiarimento, per risposte a domande che abbiamo il dovere di dare a tutte e tutti coloro che hanno sostenuto tale esperienza. Tuttavia non abbiamo ricevuto alcun elemento di chiarezza che possa giustificare o dare senso a quanto accaduto. Noi - conclude una nota del movimento Dema - siamo sempre le stesse e gli stessi e ci prepariamo per un futuro di lotte con la nostra coerenza e credibilità, prendiamo pertanto atto con amarezza di quanto accaduto e del comportamento assunto da chi avrebbe dovuto rappresentarci e che si è posta fuori da un percorso collettivo perseguendo obiettivi personali".

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