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Acqua Bene Comune, la grande sfida partita da Napoli

"La gestione pubblica dell'acqua non è gradita alle lobby: noi siamo impegnati sul riconoscimento del diritto all'acqua, loro sul profitto", spiega a NapoliToday il presidente di Abc Napoli Maurizio Montalto

Quella sull’acqua pubblica è una battaglia che vede Napoli capofila tra le grandi città italiane. Il percorso, intrapreso nell’ottobre del 2011 con la trasformazione della società per azioni Arin in Acqua Bene Comune, azienda speciale per la gestione del servizio idrico cittadino, ha avuto un altro momento fondamentale lo scorso 9 marzo, quando il Consiglio Comunale di Napoli ha approvato il nuovo statuto di Abc e la convenzione che mette in sicurezza, per i prossimi 30 anni, la gestione dell’acqua da eventuali privatizzazioni, con grande soddisfazione dei movimenti per l’acqua pubblica.

Da circa 6 mesi, alla presidenza di Abc Napoli, c’è l’avv. Maurizio Montalto, da sempre impegnato in prima linea nelle ‘battaglie’ per l’acqua pubblica: “Si tratta per me di un incarico importante e di una sfida impegnativa – spiega Montalto a NapoliToday - . Sono arrivato in una grande realtà, dove ho trovato uno straordinario gruppo di lavoro. Ora bisogna adeguare la struttura del passato e garantirne l’efficienza: nel passaggio ad azienda speciale, bisogna renderla pubblica nei fatti. Noi puntiamo su un’evoluzione del pubblico. Prima c’era grande distanza tra questo tipo di aziende e la collettività. Noi intendiamo fare ben altro, avvicinando alla partecipazione i cittadini, che avranno la possibilità di essere ascoltati nel consiglio d’amministrazione, pur non avendo diritto di voto. Il nostro intento, poi, è quello di coinvolgere ancor di più anche i lavoratori. Si tratta comunque, ormai, di percorsi avviati”.

“Dobbiamo, poi, lottare su più fronti e mettere in sicurezza l’azienda - prosegue il Presidente di Abc Napoli - . Subiamo attacchi continui. La gestione pubblica non è gradita alle lobby: noi siamo impegnati sul riconoscimento del diritto all’acqua, loro sul profitto. Abbiamo mission diverse. Sono tanti i tentativi di concentrare le fonti nelle mani delle lobby per ‘assetarci’. In passato ci siamo dovuti anche difendere da campagne denigratorie sulla qualità della nostra acqua e sulle nostre tariffe. L’acqua di Napoli è buona da bere, lo ribadiremo sempre con forza. Quanto alle tariffe, poi, associazioni di consumatori hanno dimostrato come le nostre siano tra le più basse in Italia, nonostante qualcuno abbia ancora il coraggio di sostenere il contrario”.

Intanto le più famose fontane cittadine stanno pian piano tornando a risplendere come un tempo: “Si tratta di un lavoro in progress - spiega ancora a NapoliToday l'avv. Montalto - . L’Amministrazione, in collaborazione con la Sovrintendenza, sta facendo un grande sforzo in tal senso. Noi ci occupiamo della parte idraulica e del riammodernamento della stuttura tecnico-idrica di queste fontane. L’intenzione è di ampliare sempre di più il numero. Proprio ieri è stata restituita alla città la Fontana Spina Corona ed il grande obiettivo per il futuro è recuperare la Fontana di Monteoliveto”.

Il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha più volte annunciato di voler percorrere la strada dell’acqua bene comune anche per la Città Metropolitana e di volersi battere perché anche a livello regionale le cose possano cambiare: “Credo che tutto sia possibile - conclude Montalto - . 15 anni fa nessuno ci credeva e oggi invece in città è realtà. Sono fiducioso, l’amministrazione comunale di Napoli si sta esponendo molto su questo tema e la speranza è che si possa trovare in tal senso un interlocutore anche a livello regionale”.

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