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Sgombero alla sede del Gridas: le proteste degli associati

Gridas è un'associazione nata nel 1981, con l'obiettivo di dare un supporto creativo e culturale. Ora però è stato imposto uno sgombero per la loro sede presente nel centro sociale del Rione Monte Rosa

Da un po' di tempo c'è una situazione che attira l'attenzione dei giornalisti e soprattutto l'interesse pubblico. Si tratta di un sgombero imposto all'associazione Gridas, dai loro locali di Scampia. Il Gridas, gruppo risveglio dal sonno, è un'associazione culturale senza scopi di lucro fondata nel 1981 da Felice Pignataro, Mirella La Magna, Franco Vicario e altre persone riunite dall'intento comune di mettere le proprie capacità artistiche e culturali al servizio del prossimo per un risveglio delle coscienze. Infatti con gli anni questo gruppo si è distinto per gli oltre 250 murales ( un esempio è l'immagine riportata: murales fatto a Bari in Piazza Mazzini nel 1997 ) realizzati in ogni parte d'Italia, ma anche per il Carnevale di quartiere promosso a Scampia e giunto quest'anno alla 28ª edizione.

La sede del Gridas è stata da subito stabilita nei locali abbandonati del centro sociale del Rione Monte Rosa, all'Ina Casa di Secondigliano, poi divenuto Scampia. I locali sono di proprietà dell'IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) .

In seguito ad accertamenti dei Vigili Urbani, che hanno portato a dei sopralluoghi nell'intero stabile e alla individuazione di tutti gli occupanti, nel 2005 sono partite a cura della Procura della Repubblica di Napoli delle indagini preliminari, concluse con il rinvio a giudizio del Gridas e di alcuni altri occupanti per il reato di "invasione di edificio pubblico". Questa associazione ha rifiutato la strada del patteggiamento perché andare avanti nel processo (che si terrà a fine dicembre) significava poter raccontare la propria storia e vedere riconosciuta una volta per tutte la propria posizione nell'edificio.

Parallelamente a questo procedimento, è avvenuta una visita degli Architetti mandati dall'IACP, cui è seguita una richiesta di lettera scritta per chiedere (per l'ennesima volta) di regolarizzare la posizione del Gridas. Dopo aver adempiuto a questa richiesta non ricevendo alcuna risposta dall'IACP, quasi a sorpresa, il 21 giugno 2010 è stata notificata un'ingiunzione di sgombero da compiersi entro 15 giorni con diffida dal continuare a occupare i locali con la minaccia di sgombero coatto.

Così l'associazione ha iniziato una forte protesta contro questo sgombero. Di fronte a ciò, l'assessore al Patrimonio, Marcello D'Aponte, ha ritenuto opportuno convocare per martedì 29 giugno "un tavolo di concertazione e confronto tra i soggetti interessati, onde individuare le soluzioni più opportune per la soluzione della problematica e per consentire la prosecuzione delle attività del Centro che da anni opera nel settore sociale".

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